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Un bilancio con alcune imprese commerciali e con dei produttori

Annata dai due volti per il kiwi italiano

Primi bilanci per l'annata 2015/16 del kiwi. Ascoltando agricoltori e imprese commerciali da diverse parti d'Italia, emerge una realtà variegata, con luci e ombre.

Valchirio Piraccini, dell'azienda "Piraccini Secondo" di Cesena afferma che "si è trattato di un'annata dal doppio volto. I produttori che sono riusciti a ottenere calibri interessanti, con pezzature buone da 100-140 grammi, tutto sommato hanno avuto una PLV-Produzione lorda vendibile interessante".


Valchirio Piraccini.

"Coloro che hanno avuto problemi - continua Piraccini - derivanti ad esempio dal clima o per altre motivazioni, raccogliendo un prodotto piuttosto piccolo, sono rimasti delusi. E non dimentichiamo che la produzione è stata abbondante un po' ovunque, ad esempio con pezzature piuttosto piccole anche nelle altre nazioni a noi concorrenti. Purtroppo c'è poco da fare: il mercato, in una situazione di globalizzazione, richiede un prodotto di buona pezzatura e di alta qualità: questo riesce a ottenere prezzi discreti. Il resto, invece, fa fatica". La "Piraccini Secondo" ha commercializzato circa 5.500/6.000 tonnellate di prodotto, terminato attorno a metà maggio.

Antonio Giuliani, di Aprilia, Sottolinea che il prodotto Igp di Latina è riuscito, quasi in tutti i casi, a distinguersi, specie se di buona qualità. "Circa il prezzo – aggiunge – questo varia molto in base ai calibri. Ad ogni modo, non ricompensa mai il grande impegno dei produttori".



Giovanni Mussetto, produttore di Torre San Giorgio in provincia di Cuneo, confida di ottenere una buona liquidazione, in quanto ha avuto kiwi di grossa pezzatura. "Il problema – dichiara – è che non ho ancora ricevuto la liquidazione e sono in difficoltà. Le fatture di spesa le paghiamo a 30-60 giorni, mentre i soldi dei kiwi conferiti in autunno, fin da settembre nel caso del kiwi giallo, non si sono ancora visti".



Salvatore Di Manno, produttore e commerciante di Latina, parla di una super produzione, specialmente in termini di quantità. Quest'anno ha commercializzato 7000 tonnellate e non ricorda un'annata così difficile. "I kiwi erano molto buoni, ma spesso è mancata la pezzatura. Il mercato interno era intasato, all'estero è andata un po' meglio, ma pur sempre senza esagerare. Noi esportiamo in tutto il mondo, ma ovunque abbiamo incontrato difficoltà a causa del surplus produttivo".

Cesare Giannitto (foto a destra), della ditta Tre S Frut di Verona, parla di un'elevata qualità del prodotto. "Stiamo finendo di commercializzare le ultime partite. Credo che si sia trattato del miglior kiwi di sempre. Abbiamo avuto pesi medi ben superiori ai 100 grammi per pezzo, fino a 160 grammi. Anche il °Brix è stato ottimo, grazie a una raccolta posticipata. Come azienda commercializziamo attorno alle 4000 tonnellate di kiwi. I prezzi non sono andati male all'estero, mentre il mercato interno ha arrancato, a causa dell'abbondanza di prodotto".