Black Glamour: ecco la susina che si mantiene 20 giorni sulla pianta e un mese in cella
"Questa varietà - esordisce Lugli - per i primi anni, fino al 2022 almeno, sarà a esclusivo uso dei soci di New Plant, vale a dire dei frutticoltori che fanno capo ad Apo Conerpo, Apofruit e Orogel Fresco".
La diffusione di Black Glamour* avverrà nei prossimi mesi.
Il ricercatore spiega che "si tratta di una susina cino-giapponese tradizionale, con buccia nera e polpa gialla. In pratica va a sostituire la varietà Friar dalla quale si differenzia, fra gli altri, per un carattere: è più buona da mangiare".
Altre caratteristiche di Black Glamour sono la produttività costante, la rusticità che le fa superare brillantemente anche annate complicate, e la buona conservabilità. Prove in cella hanno stabilito un inizio di decadimento della polpa dopo 3-4 settimane dalla raccolta.
"Un altro aspetto che renderà contenti gli agricoltori, ma soprattutto i commerciali - se ne sapranno cogliere le potenzialità - sta nella durata sulla pianta. In pratica, la finestra di maturazione è di 20 giorni. A seconda del mercato di destinazione, si può decidere la raccolta: se la susina sarà destinata a un consumo locale e nell'immediato, i produttori potranno aspettare a raccoglierla senza correre il rischio di sovrammaturazione immediata. Per contro, se si prevede l'export, si può raccogliere in anticipo pur avendo il frutto già una discreta quantità di zuccheri".
Black Glamour* matura verso fine luglio - primi di agosto. Rispetto a Shiro è data a +20-25.
Rispetto ai sesti di impianto si presta a moderni impianti ad alta densità. Fra le file si possono prevedere 4 metri, sulla fila 2 metri o anche 1,50. I frutti sono di buona pezzatura.
"Sono convinto - conclude Lugli - che la scelta di razionalizzarne la diffusione si rivelerà vincente. Una buona varietà, produttiva e dall'ottimo riscontro organolettico, assume un maggiore valore se l'offerta viene regolata e valorizzata. Inoltre, viene mantenuta l'identità varietale, troppo spesso soppiantata da marchi commerciali. Il consumatore deve sapere cosa mangia".