La Spagna e' pronta a esportare frutta estiva in Cina
Il settore concorda che il mercato cinese possa contribuire a decongestionare il contesto commerciale europeo come purtroppo accaduto nelle ultime stagioni, con il crollo dei prezzi provocato da una fornitura eccessiva.
Vale la pena notare che la regione di Canton fa da porta d'accesso per il 70% delle importazioni orticole in Cina. La sua vicinanza con Hong Kong ha rafforzato la sua posizione come principale centro di distribuzione per la frutta importata.
Joaquín Gómez, presidente dell'Associazione dei produttori ed esportatori spagnoli di drupacee, uva da tavola e altri prodotti agricoli nella regione della Murcia, (APOEXPA), ha dichiarato: "Ci aspettiamo di cominciare le prime esportazioni in Cina quest'anno. Una volta registrate le aziende agricole nell'elenco di quelle autorizzate, si è cominciato a lavorare per l'apertura del percorso commerciale verso la Cina".
"Abbiamo in programma di raggiungere il mercato per via sia marittima sia aerea - ha indicato Gómez - Dato che i tempi di transito via mare sono relativamente lunghi, preferiamo che i consumatori cinesi familiarizzino con la qualità delle nostre varietà di pesche e nettarine nelle migliori condizioni possibili e ciò sarà possibile solo se effettueremo spedizioni frequenti per via aerea".
Più cauto ma non meno entusiasta è il direttore dell'Associazione dei frutticoltori di Estremadura (Afruex), Miguel Ángel Gómez. "Ritengo che l'apertura di questo mercato sarà molto positiva per via delle possibilità che ci offrirebbe. Ciononostante, durante i primi mesi la nostra strategia sarà prudente, dato che si tratta di un mercato lontano ricco di sfide in termini logistici".
Il ministero spagnolo all'agricoltura ha lanciato un programma per computer che permette a tutte le parti del settore spagnolo della frutta estiva interessate a esportare in Cina di soddisfare i diversi requisiti, dall'ispezione dei frutteti alle condizioni fitosanitarie.