Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Le testimonianze degli operatori italiani disarmati di fronte al competitor iberico

Pesche e nettarine: Spagna batte Italia anche nella Gdo austriaca

Nei supermercati tedeschi, pesche e nettarine italiane sono vendute in promozione, a prezzi decisamente più bassi rispetto ai frutti spagnoli (cfr FreshPlaza del 30/06/2015). Una situazione figlia della mancata organizzazione nell'immissione del prodotto italiano sul mercato, che favorisce i competitor iberici.

Parliamo di quotazioni spesso inferiori a un euro il chilo anche per il prodotto confezionato. Il che, di fatto, per un'azienda agricola italiana significa non coprire neppure i costi di produzione e confezionamento.



Da quanto segnala a FreshPlaza un esportatore, in Austria le cose non vanno diversamente. Pesche e nettarine spagnole sono vendute a 3,99 euro il chilo (vedi foto sopra). Un prezzo decisamente interessante per il retailer che applicherà i suoi ricarichi ma, evidentemente, con un buon margine anche per i produttori.

E le pesche e nettarine made in Italy? Qui addirittura non sono presenti. O, almeno, non ufficialmente: le pesche nella foto sono vendute dalla spagnola SanLucar Fruit che, tra gli altri, ha anche un centro di condizionamento in Puglia. E, si sa, "a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca".

Intanto un rappresentante di Fruitimprese ci fa sapere che a febbraio una delle principali catene distributive dei Paesi Scandinavi ha indetto un'asta per la fornitura di pesche e nettarine per tutta la stagione, vinta poi da gruppi spagnoli. All'Italia, anche qui, spettano solo le briciole.