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Dati CSO - Centro Servizi Ortofrutticoli

Europa: previsioni 2015 per pesche, percoche e nettarine in calo rispetto a stime Europech

E' relativo alla fine della settimana scorsa l'aggiornamento delle stime produttive di pesche e nettarine a livello europeo, che mette in evidenza un calo delle prime valutazioni effettuate a metà/fine aprile in occasione del convegno di Europech (cfr. FreshPlaza del 24/04/2015).

In Italia si conferma sostanzialmente l'indicazione che era emersa già qualche mese fa. Nelle aree del Sud si prospettano buone rese medie per ettaro, nel complesso superiori a quelle dell'anno passato, che invece era stato caratterizzato da rendimenti non eccezionali. In questa parte del paese il potenziale produttivo si mantiene sostanzialmente costante, con crescite significative di impianti in alcune aree.

Nel Nord Italia la situazione è diversa: le superfici produttive a pesche e nettarine scendono in maniera anche significativa rispetto allo scorso anno, con variazioni che possono arrivare anche all'8-9% del totale, a seconda delle aree. Nel complesso la produzione del Nord Italia sarà quindi più contenuta rispetto allo scorso anno per questo fattore, ma anche per rese che, seppur buone, non risultano eccezionali per tutte le varietà e per tutte le aree.

La Spagna ha rivisto al ribasso le produzioni previste nel mese di aprile, soprattutto a causa della forte grandinata che ha colpito gran parte delle zone di produzione soprattutto della Catalogna. Anche in Francia e Grecia la produzione sembrerebbe più contenuta rispetto a quanto stimato qualche tempo fa, così come preannunciato già durante il convegno di Europech.

Con questo aggiornamento, la produzione europea 2015 di pesche e nettarine (comprese percoche) passa da 3.746.000 tonnellate stimate due mesi fa alle attuali 3.625.000 tonnellate, -2% rispetto allo scorso anno.


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L'offerta di pesche da consumo fresco dovrebbe dunque attestarsi complessivamente su 1,462 milioni di tonnellate, sugli stessi livelli del 2014, contro una crescita produttiva del +3% preannunciata al convegno Europech. Per l'Italia le nuove stime indicano una produzione di pesche pari a 579mila tonnellate, +4% rispetto allo scorso anno, incremento tutto a carico delle aree meridionali (+13%), mentre per l'Italia Settentrionale si attende un calo produttivo dell'8%. In Grecia la produzione di pesche da consumo fresco, dalle 235mila tonnellate previste inizialmente, scende a 212mila tonnellate, segnando un -8% rispetto al 2014. In calo anche le stime della Francia con un'offerta che scende sulle 108mila tonnellate, -9% sull'anno precedente.

Significativo è il calo della Spagna che da 583mila tonnellate stimate nel mese di aprile, vede ora un'offerta di 563mila ton; rispetto a una prima previsione di crescita del 5%, le stime pongono la produzione spagnola su livelli molto simili a quelli del 2014. Da notare inoltre che il calo evidenziato è tutto a carico della regione Catalogna che ora vede una produzione inferiore del 5% rispetto all'anno passato, contro un +5% stimato due mesi fa.


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Relativamente alle percoche la produzione europea è stimata ora attorno alle 716mila tonnellate, -5% rispetto al 2014, con riduzioni che riguardano Grecia (-10%), Spagna (-1%) e Francia (-2%).

L'offerta di nettarine a livello europeo sembra posizionarsi ora su 1,446 milioni di tonnellate, -4% sul 2014, contro 1,477 milioni stimati nel mese di aprile. Anche in questo caso è la riduzione in Spagna a determinare il calo rispetto a qualche tempo fa: in questo paese le prime stime davano circa 548mila tonnellate di nettarine, che ora scendono a 519mila, -5% sul 2014, con cali significativi ancora una volta in Catalogna, dove l'offerta scende su 162mila ton, -8% sul 2014.


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Per quanto riguarda la calendarizzazione dell'offerta ad oggi si prevede un ritardo di maturazione in tutte le aree dei diversi paesi e molto dipenderà dall'andamento climatico di quest'estate.

Rimane comunque interessante il calo dell'offerta - anche significativo - delle aree medio/tardive, situate più a nord, sia di Italia sia di Spagna, i due principali paesi produttori, con un calendario comune che solitamente vede picchi di produzione importanti dall'inizio di luglio. Questa situazione lascia sperare in picchi di offerta europea più bassi dello scorso anno a partire dal mese di luglio.

Fonte: CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara per FreshPlaza
Data di pubblicazione: