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Le prime indicazioni sulla campagna 2015 indicano una produzione in aumento fino al 3%

Europech: pesche e nettarine, non sara' surplus

Il convegno Europech, che si è chiuso ieri a Perpignan, ha consentito uno scambio di dati e informazioni sulla situazione della peschicoltura in Europa.

L'inverno appena trascorso è stato particolarmente mite; la fioritura è proseguita in condizioni climatiche più difficili rispetto al 2014 per via delle piogge e delle leggere gelate ma, al momento, tali condizioni non sembrano aver avuto un impatto negativo sul potenziale produttivo. Anche se meno abbondanti rispetto al 2014, le fioriture potrebbero comportare ugualmente la necessità di un diradamento.

L'attuale ritardo di maturazione è di circa 7-10 giorni rispetto all'anno scorso, ma l'andamento climatico dei prossimi mesi nei bacini produttivi europei potrebbe portare a un rapido recupero.



A livello europeo si stima una produzione di circa 3,7 milioni di tonnellate complessive di pesche, percoche e nettarine, con volumi previsti che si posizionano sullo stesso livello dello scorso anno (+1%) o superiori del 3% se il confronto è fatto sulla media 2009/13. Al momento le produzioni stimate sono vicine al potenziale produttivo, con variazioni che dipendono dall'andamento delle superfici in piena produzione, le quali risultano in aumento nel Nord della Spagna mentre sono in flessione in Francia e Nord Italia.

L'offerta di pesche da consumo fresco in Europa dovrebbe attestarsi complessivamente su 1,5 milioni di tonnellate, il 3% in più sul 2014. Rispetto alla media 2009-2013 i volumi attesi scendono del 7% per le pesche tonde, mentre risultano in forte aumento le pesche piatte (+230%). L'incremento di pesche piatte in Spagna è in atto già da alcuni anni e registra un +12% rispetto al 2014 grazie anche all'entrata in produzione degli investimenti effettuati nel periodo 2010/13, nonostante recentemente si assista a un rallentamento dei nuovi impianti.

Le produzioni europee di nettarine sono stimate su 1,47 milioni di tonnellate (-1% sul 2014 e +1% sul periodo 2009/2013). In aumento le produzioni spagnole (+1% sul 2014), in riduzione gli altri Paesi: Italia (-2%), Grecia (-1%), Francia (-7%).

Dopo le continue diminuzioni degli ultimi anni, le produzioni di percoche sembrano essersi stabilizzate in Grecia e in Spagna, che si confermano i principali Paesi produttori.

Il ritardo rispetto al 2014, evidenziato in tutte le aree produttive, rende difficile la valutazione complessiva dell'offerta europea, per cui tali previsioni vanno considerate come una prima stima, che sarà rivista e verificata prossimamente dal Cso-Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara.
Data di pubblicazione: