Ciliegio: sotto i riflettori la lotta alla Drosophila nei principali centri di ricerca europei
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Dalle 16:00 del 25 febbraio 2015 a Vignola, infatti, il Convegno nazionale del ciliegio versione 2.0 indossa la sua veste internazionale e coinvolge gli studiosi dei principali enti e istituti di ricerca di Italia, Francia e Spagna per fare il punto sull'andamento dell'infestazione di Drosophila e le strategie di difesa attuate nel 2014.
Coordinati da Raffaella Quadretti di FreshPlaza, Lucía-Adriana Escudero-Colomar e Judit Arnò dell'Istituto di ricerca spagnolo IRTA di Girona, Claire Weydert del Ctifl Centro tecnico interprofessionale per l'ortofrutta di Balandran e Benoit Dufaÿ dell'Azienda sperimentale La Tapy di Carpentras, entrambi nel sud della Francia, analizzeranno con i colleghi italiani Silvia Schmidt della Stazione Sperimentale di Laimburg (BZ), Claudio Ioriatti e Alberto Grassi della Fondazione E. Mach di S. Michele Adige (TN) e con Tiziano Galassi del Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna le principali linee di ricerca condotte dai loro istituti, i risultati più importanti e i prossimi obiettivi da raggiungere.
La biologia e il comportamento del fitofago, i modelli previsionali, il controllo chimico e quello biologico, fino ai metodi alternativi (trappole, cattura massale, attrattivi e reti antinsetto): ogni ricercatore renderà conto al pubblico di quanto è stato fatto e si sta facendo per controllare in modo efficace lo sviluppo di questo temibile insetto.
Non solo, non essendoci prodotti chimici specifici autorizzati su Drosophila, la tavola rotonda rappresenta anche un momento di confronto per quanto riguarda gli usi eccezionali e i problemi legati ai residui nei diversi Paesi. Un esempio per tutti, il dimetoato, uno dei prodotti più discussi.
E, se nella prima parte del pomeriggio si parlerà di un tavolo tecnico nazionale e della condivisione delle strategie di difesa dalla Drosophila, la discussione con gli ospiti italiani, francesi e spagnoli - che già da alcuni anni partecipano (insieme a colleghi svizzeri e tedeschi) ad alcune indagini comuni - si concluderà proprio con un'analisi delle reali possibilità di avviare un programma europeo condiviso.
Contatti
Dott. Stefano Caruso
Consorzio Fitosanitario di Modena
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