L'Universita' di Bologna vanta un'esperienza almeno ventennale nel campo della nutrizione dei sistemi frutticoli, attività svolta dall'ex Dipartimento di Colture Arboree, ora confluito nel Dipartimento di Scienze Agrarie.Come riferisce a FreshPlaza il dott. agronomo Maurizio Quartieri (in foto), tecnico presso l'area di Colture Arboree del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna: "Gli studi hanno interessato soprattutto le specie frutticole più importanti per il territorio regionale e nazionale (come melo, pero, pesco, ecc), ma anche una coltura come il ciliegio ne ha beneficiato sia direttamente con alcuni studi ad hoc, sia indirettamente grazie alle acquisizioni ottenute su altre frutticole".
Il settore della fertilizzazione delle piante da frutto è stato oggetto di profondi cambiamenti negli ultimi anni, fornendo risposte alle richieste provenienti dal mondo produttivo e dai tecnici di produzione integrata.
"Negli anni '80 e '90 - ricorda Quartieri - l'attenzione del mondo scientifico si è concentrata su aspetti come la conoscenza delle esigenze nutritive della coltura, la definizione delle epoche ottimali di somministrazione dei fertilizzanti, al fine di far coincidere la disponibilità dei nutrienti nel suolo con l'assorbimento da parte della pianta, nonché la tecnica di distribuzione (es. fertirrigazione e concimazione fogliare)".
"Negli ultimi 10-15 anni il settore ha saputo cogliere nuove esigenze provenienti non solo dal mondo produttivo, ma anche dalla società, rivolgendo la sua attenzione a tematiche come il riciclo e la valorizzazione in frutticoltura di rifiuti urbani e residui dei processi agro-industriali. Sono così state avviate ricerche e sperimentazioni su matrici come i compost, gli idrolizzati proteici, i sottoprodotti dell'industria di trasformazione dell'ortofrutta e, più recentemente, il biochar e il digestato prodotto negli impianti di biogas, valutandone gli effetti sul terreno e sulla pianta da frutto".
Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico alle imprese, l'esperto sottolinea: "Molte delle innovazioni acquisite trovano già da tempo applicazione in campo e vengono costantemente veicolate attraverso pubblicazioni a carattere divulgativo e scientifico, incontri tecnici sulle sperimentazioni in corso e ovviamente eventi come quello in programma a Vignola tra circa un mese".
Maurizio Quartieri sarà infatti tra i relatori del Convegno Nazionale del Ciliegio, che si svolgerà il prossimo 25 febbraio 2015.
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"Un ruolo importante nel trasferimento dell'innovazione va riconosciuto ai tecnici di produzione integrata che operano nei principali comprensori frutticoli dell'Emilia Romagna", osserva Quartieri.
Perché è importante partecipare al Convegno Nazionale sul Ciliegio?
"Quello cerasicolo - risponde l'agronomo - è uno dei comparti frutticoli che più di altri ha saputo rinnovarsi e innovarsi negli ultimi anni, e non solo grazie al miglioramento genetico. Il fatto stesso di riconvocare, a distanza di soli quattro anni, gli addetti ai lavori è un segnale forte che tale processo non si è arrestato. L'incontro rappresenta un'ulteriore occasione di aggiornamento sulle principali tematiche agronomiche del ciliegio, inclusa la corretta gestione dei nutrienti con l'obiettivo di ottimizzare la qualità dei frutti".
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Contatti:
Dott. Stefano Lugli
Dipartimento di Scienze Agrarie
Area scientifica Colture Arboree
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Viale Giuseppe Fanin, 46
40127 Bologna (Italy)
Tel.: +39 051 2096413
Fax: +39 051 2096401
Cell.: +39 335 1798877
Skype: stefanolugli.unibo
Web: www.ciliegio.unibo.it
FreshPlaza è media partner dell'evento.
Il dr. Maurizio Quartieri, agronomo, da oltre vent'anni svolge la sua attività come tecnico presso l'area di Colture Arboree del Dipartimento di Scienze Agrarie, collaborando prevalentemente alle ricerche nel settore della nutrizione delle piante da frutto. E' coautore di decine di pubblicazioni a carattere sia divulgativo sia scientifico.