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I prezzi della merce d'importazione schizzano ai massimi

Castagne: in Campania produzione quasi azzerata

"Da una produzione che in tutta la zona della Valle Caudina rasentava 2.000/3.000 tonnellate siamo passati quest'anno a poche decine di quintali", spiegano sconsolati diversi produttori. Siamo in Campania, una delle culle italiane per la produzione di castagne; in annate normali qui si produce la maggior parte del frutto italiano.

Con una decina di giorni di anticipo rispetto al normale, la stagione delle castagne al Sud Italia è iniziata i primi di ottobre. O meglio: iniziata per chi, tra i tanti produttori campani, una produzione ce l'ha ancora, perché in diversi quest'anno non hanno nemmeno raccolto; una debacle produttiva denunciata pochi giorni fa dall'organizzazione agricola Coldiretti (cfr. FreshPlaza del 14/10/2014).



Stando ai produttori, le cause di un simile calo di produzione sono due: la vespa cinese del castagno e la peronospora (causata da un'estate calda e umida come mai si era registrata), che hanno letteralmente falcidiato le piante.

Il risultato così è uno solo: prezzi alle stelle soprattutto per le castagne importate dall'estero, cioè da Spagna, Portogallo, Albania, Turchia ed Est Europa. Varietà d'importazione che, a detta dei produttori, non sono per qualità paragonabili a quelle italiane. Se queste ultime reggono la conservazione anche fino a marzo, le castagne straniere non garantiscono che una ventina di giorni.

Ma veniamo alle quotazioni di questo periodo. Al produttore, a seconda delle varietà e del calibro, le castagne italiane sono quotate tra i 2 e i 3 euro al chilo.

In Spagna, all'origine viaggiano tra i 2,50 e i 2,70 euro al chilo, cui sono poi da aggiungere i costi di trasporto, così all'arrivo in Italia il prezzo è salito a circa 3 euro al chilo. A conti fatti, spiegano i produttori, in realtà il prezzo è più alto perché va scartato un 30% di merce non commercializzabile e va aggiunto il costo di lavorazione.

All'ingresso dei mercati le castagne arrivano così tra i 4 e i 5 euro al chilo, per poi essere scambiate a prezzi che variano in base al calibro: 5 euro/Kg per le più grosse di calibro 48-50 (nelle castagne il calibro non indica il diametro, ma il numero di frutti in un chilo di prodotto, sicché più è basso il valore maggiore è la dimensione del singolo frutto, NdR), per poi scendere a 4,60-4,70 euro al chilo per le 60-65 e ai 4,20-4,30 euro al chilo per le 70-75.