Scoperto nuovo ceppo di Sharka, la vaiolatura ad anello delle drupacee
Il PPV, comunemente noto come Sharka, colpisce albicocco, pesco e susino, causando diversi sintomi e, nei casi peggiori, la cascola (= caduta prematura) dei frutti. A seconda della varietà della specie da frutto e della sua suscettibilità al virus, la malattia può provocare ingenti perdite; nei casi peggiori si può raggiungere l'80-100% di perdita del raccolto.
Uno sforzo internazionale per identificare il virus
Lo studio è iniziato dopo che alcuni ciliegi coltivati in Russia hanno manifestato i sintomi della Sharka. I ricercatori russi inviarono allora i campioni infetti ai loro colleghi slovacchi e francesi, che sequenziarono il genoma ed analizzarono le relative sequenze genetiche. Grazie ai confronti genetici, i ricercatori furono in grado di identificare quale fosse il nuovo ceppo di PPV alla radice del problema. Infine, i ricercatori spagnoli rilevarono il nuovo ceppo attraverso test sierologici.
Quest'ampia collaborazione ha infatti permesso ai ricercatori di sviluppare a loro volta una tecnica PCR (reazione a catena della polimerasi) efficace nel rilevare il nuovo ceppo PPV. La PCR è infatti una tecnologia di biologia molecolare usata per generare migliaia di frammenti di DNA, che i ricercatori possono utilizzare per eseguire studi successivi.
Meccanismi di infezione ancora sconosciuti
Anche se i ciliegi sono spesso infettati da diversi virus, essi rimangono immuni ai ceppi più comuni di Sharka; cioè, il virus non è in grado di diffondersi in tutta la pianta. Ecco perché la Sharka non è attualmente una minaccia per i ciliegi in Europa. Questo però non è il caso del nuovo ceppo di PPV-CR (CR sta per "Ciliegio Russia"), che può diffondersi in tutta la pianta, e rappresenta quindi una potenziale minaccia anche per i ciliegi europei. I meccanismi di infezione utilizzati dal nuovo ceppo sono ancora sconosciuti, e sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire la conoscenza sulle capacità di infezione del ceppo.
La scoperta di questo nuovo ceppo PPV-CR lascia molte domande senza risposta. I ricercatori non hanno ancora determinato, per esempio, il suo potenziale epidemiologico, e quindi non si sa se è in grado di causare una grave epidemia; pertanto non è facile prevedere il danno che il virus potrebbe infliggere su ciliegi europei. Tuttavia, i ricercatori concludono che l'identificazione di questo nuovo ceppo e lo sviluppo di tecniche di rilevazione mirati aiuteranno nella previsione, o addirittura abbasseranno il rischio della sua diffusione in Europa.
Fonte: www.spe.inra.fr/en/All-the-news/New-strain-of-Plum-Pox-Virus-found