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Monitoraggio su 2.000 ettari

"Lazio: "L'inverno mite fa registrare pochi essudati da Psa su Actinidia"

"L'inverno mite appena trascorso ha determinato pochi essudati batterici da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa) su Actinidia nell'importante area di produzione della provincia di Latina che si estende per circa 7.000 ettari."

E' con queste parole che il dottore agronomo Diego Snidaro (qui accanto in foto), sulla base dei frequenti monitoraggi condotti negli ultimi mesi sulle piante di kiwi a polpa verde e gialla, spiega a FreshPlaza l'andamento dell'importante coltura in provincia di Latina, mettendo in evidenza le differenze rilevate tra il 2013 e il 2014.

"Ci troviamo oramai in fase di accrescimento dei germogli e la situazione fitosanitaria della coltura è sorprendentemente pulita da essudati batterici – continua a illustrare l'agronomo - A parità di periodo, nell'anno 2013, il danneggiamento di branche, cordoni e fusti nelle aree contaminate arrivava a toccare anche il 100%."

Queste rilevazioni mettono quindi in luce l'importante connessione tra il clima e le possibili infezioni batteriche del kiwi.

"Dai risultati emersi dai monitoraggi, che hanno riguardato circa 2.000 ettari, – spiega infatti Diego Snidaro – si deduce che i fattori climatici costituiscono un elemento di rischio elevato per le infezioni o le re-infezioni. In particolare, le gelate determinano numerose e profonde lesione degli organi legnosi dove le colonie batteriche riescono a penetrare e colonizzare, compromettendo seriamente l'integrità di piante sane e fino a quel momento asintomatiche."


Foto sopra: pianta di kiwi nel mese di marzo 2013. Foto sotto: pianta di kiwi a marzo 2014.



"Analizzando i fattori avversi come le intense piogge e le gelate è possibile affermare che durante l'inverno 2013/14 sono caduti circa 600 mm di pioggia e non si sono registrate giornate con temperature al di sotto dei -2 °C. Diversamente, durante l'inverno 2012/13 eravo caduti circa 550 mm di pioggia e si erano registrate punte di -6 °C. Inoltre, l'inverno appena concluso si è dimostrato estremamente mite con temperature medie tra i 10-12 °C, superiori di 3-4 °C rispetto alle medie dell'inverno precedente."

"Da queste analisi – prosegue l'agronomo – possiamo quindi confermare che le gelate rappresentano un forte fattore di colonizzazione del legno da parte di PSA mentre non arrecano lo stesso effetto le violenti piogge e temporali durante la fase di riposo vegetativo dell'actinidia."



La situazione complessiva è comunque migliorata anche in seguito ad altri elementi che hanno favorito la salute delle piante da kiwi. "Le pratiche agronomiche di profilassi applicate dagli agricoltori sono sempre più puntuali e importanti – dice infatti Diego Snidaro - attraverso il taglio di tralci e di rami infetti da cancro batterico e loro bruciatura, l'eradicazione delle piante compromesse da PSA, l'applicazione di sali di rame in coincidenza con eventi che favoriscono la diffusione del batterio (raccolta, caduta foglie, potatura e rottura gemme) e la sostituzione delle varietà più sensibili a PSA con varietà più tolleranti e reattive come Soreli e Zespri SunGold per le varietà a polpa gialla."

"Attualmente – prosegue Diego Snidaro - nell'intero areale pontino, troviamo frutteti sani e asintomatici che avevano mostrato la recrudescenza della malattia, anche di parti delle piante, solo un anno fa, compromesse dalla batteriosi."



L'area produttiva della provincia di Latina rappresenta un bacino di produzione del kiwi unico al mondo, con un clima caldo e soleggiato che è difficile trovare in altre aree geografiche sia nazionali, sia estere.

"E' dunque necessario e doveroso gestire questa importante risorsa – conclude l'esperto - Dal punto di vista agronomico siamo di fronte a un enorme potenziale che non possiamo permetterci di svalorizzare. Dobbiamo offrire al consumatore un prodotto di qualità sempre maggiore; un consumatore che apprezza frutti dolci e buoni spesso senza immaginare quanto lavoro e passione ci siano dietro."

Per maggiori informazioni:
Dottor Agronomo Diego Snidaro
Studio tecnico agronomico
Borgo Montello via Sterpara 123
04100 Latina (Italy)
Mob.: (+39) 338 2507126
Email: snidaro@me.com