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Piemonte: la coltivazione fuori suolo della fragola, un'opportunita' per l'orticoltura

Il 16 settembre 2013, Simone Marchisio, tecnico dell'Agenzia 4A della Coldiretti di Cuneo, ci ha mostrato alcuni impianti di coltivazione fuori suolo della fragola rifiorente: dalle strutture più economiche a quelle più complesse. Egli ha inoltre spiegato che ai produttori, per poter essere competitivi sul mercato, interessa ottenere una produzione di fragole durante tutta la stagione estiva, subito dopo la normale produzione delle fragole unifere.

Nel primo impianto, sito presso l'azienda agricola Ribero Walter (Villar S. Costanzo, Cuneo, circa 600 metri s.l.m.) si coltiva una superficie di 1800 metri quadrati, con un investimento di 10.000 piante. Marchisio insieme a Mattia Canalis (Canalisagricoltura, Scarnafigi, CN) hanno introdotto l'idea dei minitunnel aperti lateralmente in sostituzione della comune struttura a tunnel, in modo tale da creare un ambiente di coltivazione più arieggiato e con temperature più basse nella stagione estiva, quando la fragola soffre il caldo, e contemporaneamente proteggerla dalle precipitazioni.



Come struttura di supporto e copertura delle file di coltivazione sono stati utilizzati i pali e le traverse dismessi dalle coltivazioni di actinidia; ciò in seguito al problema della batteriosi, che negli ultimi anni ha seriamente compromesso le coltivazioni di actinidia nell'area frutticola del cuneese.


Nella foto: Mattia Canalis (a sinistra) e Simone Marchisio (a destra).

Nell'azienda Ribero, le varietà di fragola rifiorente utilizzate sono Portola, San Andreas e Cijosè.

Per la coltivazione, si utilizza il sacchetto della Perlite Italiana Agripan C50 27l contenente 27 lt di substrato composto da un 50% fibra di cocco e 50% perlite, della lunghezza di 1m che permette di coltivare sino a 9 piante/m lineare eseguendo una disposizione a triangolo.



Le piante vengono sostituite annualmente utilizzando piante del calibro B, mentre il sacchetto viene riutilizzato per 3 anni: questo è possibile poiché le matrici del substrato restano stabili nel tempo. Dal secondo anno in avanti, prima di eseguire il trapianto si eseguono dei lavaggi del substrato con perossido di idrogeno oppure acido per acetico.

Il trapianto è stato realizzato ad aprile e le raccolte termineranno a fine ottobre raggiungendo una resa di circa 1 kg/pianta. Per quanto riguarda la difesa, Marchisio spiega che i tripidi ed il ragnetto rosso vengono controllati attraverso il lancio rispettivamente di fitoseidi e di Orius, mentre non ci sono problemi di patologie a livello radicale. La nutrizione e l'irrigazione vengono gestite attraverso un banco di fertirrigazione, durante la stagione estiva si raggiungono sino a 10 interventi di fertirrigazione al giorno per una durata di 2 min/cad..



Generalmente la conducibilità varia da 1400 a 1800 µS/cm2 a seconda della temperatura ambientale: conducibilità minore con una temperatura >30°C e conducibilità maggiore con una temperatura <25°C.

Attraverso un punto di controllo in cui si raccoglie l'acqua che drena dal sacchetto, si determinano i volumi di irrigazione cercando di mantenere il volume di drenato intorno ad un 25-30% del volume totale dell’irrigazione giornaliera.
L'impianto è attualmente a ciclo aperto ma l'obiettivo è quello di convertirlo al ciclo chiuso.

Nella seconda azienda agricola di Oberto Mara (Castelletto di Busca, CN), Canalis ci ha mostrato una serra fredda in vetro di 600 mq in cui si coltivano 7200 piante di fragola fuori suolo su due piani. Anche in questo caso, la fragola è rifiorente e la varietà è Mara de Bois coltivata sempre su Agripan C50 27l. L'impianto è stato realizzato nel settembre 2012, le raccolte sono iniziate a fine maggio e termineranno a fine ottobre con una resa attesa di 800 g/pianta, che è una resa eccellente per la tipologia di cultivar.

La nutrizione viene gestita attraverso tre dosatori proporzionali e l'irrigazione da un semplice programmatore che comanda l'apertura delle elettrovalvole.
Si osservano le medesime regole per la gestione delle irrigazioni e della soluzione nutritiva del caso precedente.



Nella terza azienda agricola di Dutto Giovanni Maurizio (Cuneo), Marchisio ci ha mostrato una serra di 300 mq dove è stato realizzato un impianto di fragola rifiorente utilizzando il sistema della ditta spagnola New Growing Sistem (NGS).

Rispetto ai precedenti sistemi illustrati, con il sistema NGS si utilizza un minor volume di substrato di coltivazione, solo 7 lt/m; anche in questo caso, il substrato è una miscela di cocco e perlite 50:50. L'unità di coltivazione non è costituita da un sacchetto, ma da una multibanda distesa e supportata da un traliccio in ferro che permette di coltivare 10 piante/m.

Il sistema è a ciclo chiuso, per cui vi è una vasca interrata in cui l'acqua non utilizzata dalla pianta durante il ciclo di irrigazione ritorna ad essere stoccata e poi successivamente riutilizzata per eseguire il successivo intervento di irrigazione. Fondamentale è conoscere i volumi che vengono somministrati e che ritornano in vasca, poiché su questi valori si basano le gestioni del turno irriguo. Altro aspetto fondamentale è il controllo dei valori di pH e conducibilità elettrica della soluzione nutritiva che devono sempre essere mantenuti nei range ottimali.

L'idea di Marchisio e Canalis è diffondere la coltivazione fuori suolo delle colture ortofrutticole in modo tale da aumentare le rese migliorando la qualità delle produzioni (caratteristiche commerciali ed organolettiche) e riducendo i costi di produzione (quantità di concimi e trattamenti chimici) e l'impatto ambientale (riduzione dei consumi idrici, riduzione dei residui).

Per maggiori info:
Simone Marchisio
Agenzia 4A
Coldiretti Cuneo
Email: simone.marchisio@coldiretti.it

Mattia Canalis
Canalis Agricoltura
Scarnafigi (Cuneo)
Email: mattia.canalis@virgilio.it