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Fragole: crescono le superfici in Basilicata, calano a Verona, stabili in Emilia-Romagna

Dopo gli ottimi prezzi spuntati negli scorsi mesi, in Basilicata le previsioni di superfici investite a fragola indicano un ulteriore aumento. In Emilia-Romagna le notizie parlano di ettari stabili, con qualche zona in più nelle quali i produttori si cimenteranno, mentre a Verona pare definitivo un calo.

Gianluca Baruzzi (foto d'archivio)

Questa la fotografia scattata da Gianluca Baruzzi, referente del Crea - OFA di Forlì. "Parlando con diversi tecnici, operatori delle Op e agricoltori - dice Baruzzi - mi sono fatto un'idea abbastanza precisa di come sono andati i trapianti o di come stanno procedendo. La conferma viene dalla Basilicata: la deroga per la cloropicrina è arrivata per tempo e i terreni sono stati fumigati, così tutto procederà secondo la norma. Le superfici sono in aumento perché i produttori sono stati, in genere, soddisfatti delle Plv registrate".



Meno bene le cose al nord. "A Verona mi hanno riferito di un calo degli investimenti, nell'ordine del 10-20%. Nell'ultima stagione ci sono stati alcuni problemi legati al meteo, alla sanità e più in generale alla Plv, quindi alcuni agricoltori si sono scoraggiati, anche perché hanno avuto problemi nel reperire manodopera specializzata".



In Emilia-Romagna le superfici paiono stabili, con alcune new entry in zona Imola e Faenza. "In effetti, al di fuori di Cesena non ci sono mai state zone con superfici importanti. Mi hanno segnalato alcune aziende sia a Imola sia a Faenza che hanno iniziato la produzione. Questo può essere un buon segnale. Nel cesenate, a causa del ritardo della deroga per la cloropicrina, alcune aziende hanno avuto dei problemi nella gestione di un sostituto, cioè il Vapam. Al di là di questi casi, tutto è proceduto con normalità e le superfici appaiono stabili".