Universita' della Tuscia: la cimice asiatica minaccia i noccioleti dei Monti Cimini
I sistemi di monitoraggio messi in campo hanno permesso la cattura di questo pericoloso insetto, il cui il nome scientifico è Halyomorpha halys. In Italia le prime segnalazioni sono avvenute nel 2012, ma ancora non vi era certezza di una sua colonizzazione degli ambienti viterbesi.
Si tratta di un insetto estremamente polifago e si può nutrire, succhiando preferibilmente frutti e semi, di moltissime specie vegetali. Il nocciolo è una delle specie preferite da questo insetto ma infesta anche la vite e il castagno, altre tipicità del territorio viterbese. Dati bibliografici mostrano che questa specie può causare il doppio del danno tipico rilevato sulle nocciole e causato dalle cimici nocciolaie già presenti sul territorio.
Come riferisce il dottor Speranza, la presenza di questo insetto sul territorio viterbese non è ancora legata alle infestazioni sul nocciolo, non avendo finora rilevato danni specifici. Col presente comunicato stampa si vuole precisare che l'intento dei ricercatori non è quello di creare allarmismo, ma di informare adeguatamente gli agricoltori, le associazioni di categoria e tutti i soggetti coinvolti nella produzione di nocciole di qualità tipiche dei Monti Cimini. Il solo essere a conoscenza della sua presenza, infatti, permetterà di avviare una serie di attività di divulgazione per preparare i nostri agricoltori alla corretta gestione di questa nuova problematica.