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Dati Ismea dal 9 al 14 luglio 2018

Positive contrattazioni per la frutta estiva, flessione fisiologica dei listini delle pesche

Nella 28ma settimana del 2018 (9-14 luglio), il mercato delle principali specie frutticole estive è risultato connotato da una positiva attività di contrattazione. I prezzi hanno mostrato un generale assestamento al rialzo da imputare a disponibilità più contenute per le albicocche mentre per nettarine e susine ad una buona intonazione della domanda. In flessione invece i listini per le pesche del tutto fisiologica per il progressivo incremento delle disponibilità. Per l'uva da tavola la contrazione registrata è il frutto del calo della varietà Vittoria di provenienza pugliese. Primi stacchi per le pere estive il cui esordio è avvenuto sulla base di quotazioni in rialzo rispetto alla scorsa campagna.

Ciliegie: è giunta ormai alla conclusione la campagna di commercializzazione per il prodotto in esame. Le ultime disponibilità provenienti dagli areali veneti e napoletani, a fronte di un soddisfacente profilo qualitativo, sono state oggetto di un'agevole attività di contrattazione avvenuta sulla base di prezzi stabili.

Albicocche: le disponibilità di prodotto sono risultate più contenute. L'offerta che complessivamente ha mostrato un soddisfacente profilo qualitativo, immessa sul circuito commerciale, è stata oggetto di una buona attività della domanda che ne ha permesso una spedita collocazione, sulla base di prezzi stabili o in rialzo rispetto alla settimana precedente. Solo sulla piazza di Bari e Napoli la maggiore presenza sui mercati di merce proveniente dagli areali produttivi settentrionali ha limitato le vendite, con quotazioni che hanno evidenziato una flessione.

Pesche e nettarine: in pieno svolgimento le operazioni di raccolta di pesche e nettarine nelle aree centro-settentrionali, con quantitativi in ulteriore incremento. Sotto il profilo degli scambi, le vendite concluse sono proseguite favorevolmente grazie a una domanda sia interna sia estera interessata all'acquisto. I prezzi sulle differenti piazze monitorate non hanno evidenziato variazioni rispetto alla precedente rilevazione. Solo sulla piazza di Bologna l'immissione sui mercati di merce dal migliore profilo qualitativo in termini di calibro ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi.

Alle ultime battute la campagna di commercializzazione negli areali meridionali. L'offerta, rappresentata dalle ultime quote di varietà tardive, esitata sui mercati, ha risentito della maggiore presenza di merce di provenienza nazionale e in parte anche estera. In tale contesto, le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di quotazioni cedenti fatta eccezione per il prodotto calabrese i cui corsi hanno teso alla stabilità. Per il prodotto siciliano, invece, una tendenza al rialzo è stata osservata solo per le nettarine a fronte di disponibilità al momento contenuto cui è corrisposto l'interesse della domanda mentre una fisiologica flessione ha interessato le pesche.

Mercato nazionale alla produzione

Clicca qui per un ingrandimento della tabella.

Susine: con l'intensificarsi delle operazioni di raccolta, le disponibilità sono risultate in progressivo aumento. L'offerta, costituita prevalentemente dalle varietà medio precoci, dal soddisfacente profilo qualitativo sia in termini di calibro che per grado brix avviata sui mercati ha continuato a incontrare l'interesse da parte della domanda. Ciò ha permesso alla merce di essere agevolmente ceduta sulla base di quotazioni che sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una generale stabilità. Solo per il prodotto bolognese i listini hanno mostrato un incremento a fronte dei maggiori quantitativi richiesti. Di contro una flessione dei prezzi è stata osservata per il prodotto laziale da ritenersi del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità.

Meloni e angurie: lieve aumento delle quotazioni per i meloni. Tale andamento è la risultante di trend contrapposti nelle diverse zone produttive. Prezzi in aumento o stabili sono stati osservati negli areali del nord, dove si è avuta una ripresa dei consumi favorito dalle alte temperature registrate in settimana. Nel Lazio, invece, le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori cedenti a causa di una offerta superiore alla domanda. Ancora un arretramento dei listini ha caratterizzato il mercato delle angurie di questa settimana. La domanda è risultata costante mentre l'offerta permane di gran lunga superiore. I maggiori cali si sono osservate per la tipologia oblunga (-23,4%) rispetto a quella sferica (-6,2%).

Uva da tavola: regressione dei listini, da attribuire alla flessione registrata per la varietà Vittoria sulle piazze pugliesi dove l'ingresso sui mercati delle prime quote di apirene ha calamitato l'attività della domanda. Per le uve catanesi, invece, non si registrano particolari variazioni rispetto alla precedente rilevazione. Un generale equilibrio tra domanda e offerta ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di quotazioni stabili.

Pere estive: limitatissime quote di prodotto, provenienti dall'areale produttivo napoletano e catanese, sono state esitate sui mercati. Le prime disponibilità avviate sul circuito interno hanno riscontrato l'interesse della domanda. Le quotazioni di esordio si sono attestate su livelli decisamente superiori a quelli della passata campagna di commercializzazione. Si registra, inoltre, l'avvio della raccolta con quote di prodotto del tutto esigue anche nell'areale bolognese.
Data di pubblicazione: