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Al via la campagna 2017/18

Asparago: cresce l'interesse per la meccanizzazione

La campagna asparago 2016/17 ha visto la crescita della pratica del trapianto meccanico delle "zampe" di asparago. Sono state messe a dimora oltre 1 milione di radici con l'ausilio di una particolare macchina trapiantatrice, unica nel suo genere in Italia. Questa, in una sola operazione, consente di aprire il solco, posizionare il tubo per l'irrigazione sotterranea o superficiale (a scelta del produttore), mettere a dimora la radice dell'asparago (comunemente chiamata "zampa") e ricoprirla con uno strato di circa 10 cm di terreno.


Zampe di asparago cat. extra (foto Vivai Coviro)


"Un risultato doppiamente interessante", commenta Luciano Trentini che, insieme alle Officine F.lli Mingozzi sta proponendo nuove tecniche agronomiche e di meccanizzazione per migliorare la produttività dell'asparago coltivato, nello stesso tempo ponendosi l'obiettivo di ridurre i costi dell'impianto. In questo secondo anno di attività, l'uso della trapiantatrice ha varcato i confini regionali operando, oltre che in Emilia-Romagna, anche in Veneto e nel Lazio.

Trentini spiega: "Secondo i nostri rilievi, quattro persone sulla macchina con il supporto di un trattorista possono mettere a dimora dalle 25.000 alle 35.000 zampe in 8 ore di lavoro (circa 3-4.000 zampe ora), con un minor numero di persone impiegate e risparmio economico quantificabile in circa il 25-30% rispetto alla messa a dimora tradizionale".


Trapiantatrice a fila semplice (foto Luciano Trentini)

Non è comunque questo l'unico vantaggio della meccanizzazione: il grande pregio di questa tecnica è quello di eliminare il calpestio determinato dal passaggio dei mezzi meccanici per il trasporto delle zampe per l'apertura dei solchi e la successiva chiusura degli stessi. E' indubbio che la posa a dimora effettuata meccanicamente in un terreno preparato nel migliore dei modi e non calpestato mette l'apparato radicale in condizioni ottimali per una rapida ripresa vegetativa primaverile.

Tutto ciò avviene anche grazie alla omogeneità dell'investimento dovuta alla distanza certa fra le singole piante. Come conferma Luciano Trentini: "Da quest'anno si proporrà anche una macchina capace di mettere a dimora piante in fila binata con una distanza fra le 2 file della bina di circa 15 cm, e una disposizione a quinconce. Un metodo di trapianto che rientra nella nuova proposta tecnica di allargamento della distanza fra le file".


Trapiantatrice a fila binata con sistemazione a quinconce disponibile dalla campagna 2017-18 (foto Luciano Trentini)

Questo aspetto innovativo su cui si sta lavorando, potrà aprire - secondo gli esperti - un nuovo scenario anche per gli asparagi verdi. Larghezze fino a un massimo di 3 metri fra le file hanno come obiettivo prioritario quello di favorire il massimo arieggiamento della vegetazione, riducendo così il rischio di patologie pericolose come la Ruggine e la Stemfilliosi, patologie notoriamente difficili da combattere soprattutto in impianti fitti coltivati con varietà molto vigorose.

Non solo trapianto meccanico

Abbinata alla meccanizzazione, la coltivazione degli asparagi può trarre benefici anche mediante il diserbo con il calore, tecnica meglio conosciuta come "pirodiserbo". Con questa operazione, oltre alle erbe infestanti si controllano le sementi delle malerbe cadute a terra e si distruggono potenziali inoculi di patogeni fungini e di insetti presenti sul suolo. Applicando direttamente alla macchina del pirodiserbo un trincia sarmenti appositamente predisposto, si può distruggere la vegetazione alla fine del ciclo annuale, anche con un'unica operazione.


Applicazione di un trincia sarmenti a martelli al sistema di controllo delle infestanti con il calore (pirocontrollo) alla fine del ciclo vegetativo per la distruzione/ disinfezione del terreno e dei residui della vegetazione (Foto Luciano Trentini)

La messa a punto di nuove tecniche alternative all'impiego della chimica di sintesi, sono il primo passo verso lo sviluppo, anche in Italia, della produzione di asparagi biologici, strada seguita ancora da pochi, mentre molti produttori già la praticano in Francia, Belgio e Germania, dove la richiesta di questo prodotto da parte dei consumatori è in costante aumento.

"Abbiamo in serbo altre novità nel campo della meccanizzazione degli asparagi", ci spiega Luciano Trentini. "Una nuova proposta riguarderà proprio la lavorazione del terreno prima dell'impianto. Un'attrezzatura progettata appositamente per lavorare il terreno fino a una profondità di 50-60 cm e che è in grado di miscelare il terreno, portando in profondità la sostanza organica distribuita come fertilizzante e localizzata in corrispondenza della fila. Ciò è particolarmente efficace nel caso di impianti in cui le file o bine siano distanti almeno due metri".


Organi di lavorazione della nuova attrezzatura per la lavorazione profonda del terreno a 60 cm. per favorire lo sviluppo radicale in profondità sarà disponibile dalla primavera 2018

"Questa operazione consentirà un maggior arieggiamento del suolo, e un conseguentemente minore rischio di ristagni idrici, molto pericolosi per la coltura. Inoltre, un migliore allungamento dell'apparato radicale negli strati profondi più ricchi di elementi nutritivi ha la funzione di ridurre l'innalzamento annuale (da circa 3 cm annui ad 1,5 cm) della corona dell'apparato radicale, dove sono posizionate le gemme che daranno origine ai turioni che praticamente si dimezza".

Le Officine Mingozzi hanno adottato la formula del noleggio, tenuto conto che macchine per il trapianto e per la lavorazione profonda del terreno si impiegano esclusivamente al momento dell'impianto (che può avere una durata anche decennale).

Luciano Trentini conclude affermando che tutte queste innovazioni sono state possibili grazie alla collaborazione delle Officine Mingozzi, che hanno fatto della salvaguardia dell'ambiente uno dei punti di forza della loro attività (basti ricordare la pulizia e la disinfezione superficiale del suolo attraverso l'uso del calore nelle coltivazioni di IV gamma).

Esperienza canadese

Molto positivo un viaggio in Canada, dove gli esperti stati invitati per un confronto tecnico con gli operatori canandesi e per la messa in campo di una macchina per il pirodiserbo o meglio per il "pirocontrollo", viste le molteplici funzioni che questa esprime.


La prima macchina acquistata dall'azienda "Cultures de Chez-Nous" della famiglia Jutras a Drumoville in Québec. In una prova dimostrativa in campo con alcuni produttori e funzionari del Ministero canadese all'Agricoltura. Clicca qui per un ingrandimento della foto.

La tecnica del pirocontrollo si sta sviluppando in maniera inaspettata, in Francia, in Belgio, in Spagna, in Messico, ecc. e in altri paesi produttori di asparagi verdi e bianchi, mentre per i prossimi mesi sono previsti nuovi progetti in Perù e ancora in Canada (Ontario)

Per il futuro?
Trentini conclude: "Visti i risultati positivi delle scorse campagne, puntiamo molto sul trapianto meccanico delle zampe di asparago e per il prossimo anno ci aspettano nuove sfide. In particolare sarà necessario creare le condizioni per una buona programmazione degli investimenti, poiché la loro corretta gestione è uno dei punti cardine per la buona riuscita dell'asparagiaia e del suo successo produttivo ed economico".

"Già per la prossima campagna 2017/18 alcuni nuovi produttori hanno aderito al progetto e si stanno documentando circa la possibilità di trapiantare meccanicamente il materiale vivaistico acquistato. Per questo creeremo per loro le migliori condizioni, mettendo a disposizione tutte le conoscenze tecniche ad oggi disponibili per la migliore riuscita dell'investimento".

Per informazioni
Email: info@pirodiserbo.it
Data di pubblicazione: