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Gli agrumi del Marocco competono con Spagna ed emisfero meridionale

 Grazie alla sua collocazione favorevole, il Marocco è un concorrente per gli agrumi provenienti sia dalla Spagna sia dall'emisfero meridionale. Per approfittare di questa stagione lunga, bisogna importare dalle regioni giuste. Jan van der Voort, della olandese Anaco Greeve, parla della posizione unica di cui il Paese nordafricano beneficia.



La stagione marocchina degli agrumi inizia a metà ottobre. "La nostra campagna dura fino alla fine di agosto, ma questo non vale per chiunque" dice Jan. "Dipende da quale regione importi". Anaco Greeve importa gli agrumi dalle regioni di Agadir, Béni Mellal e Berkane. Agadir si trova nel sud del Marocco e confina con l'Oceano Atlantico, ed è la regione di importazione principale. Berkane è più a nord e confina con il Mediterraneo. Infine, Béni Mellal si trova grossomodo tra le due altre regioni nell'entroterra, ed è una zona più tardiva rispetto alle altre due. "Iniziamo la stagione ad Agadir", dice Jan.

Nessun tetto all'importazione
I mandarini sono il primo frutto ad essere disponibile. La stagione del clementine va da ottobre a gennaio, seguita subito dopo dalle varietà Nour e Nadorcott. "Ci sono stati moltissimi sviluppi negli ultimi anni" dice Jan. "La stagione dei Nadorcott inizia a gennaio per durare fino ad aprile. Nel frattempo le arance iniziano a dicembre. Le Navel sono le prime, seguite, a gennaio, dalle Salustiana. La varietà tardiva Maroc conclude la stagione da marzo alla fine di agosto. Grazie a questa lunga offerta, il Marocco si sovrappone ampiamente alle stagioni della Spagna e delle emisfero meridionale".

"Noi vogliamo proprio questo - spiega Jan - in quanto otteniamo non solo un vantaggio sugli agrumi dell'emisfero meridionale, ma presentiamo anche un frutto maturo e gustoso. Il sapore è ai massimi livelli in quel periodo, soprattutto nei mesi di giugno, luglio e agosto".



Sebbene l'Europa abbia stabilito una quota di importazione su alcuni prodotti, per esempio i pomodori marocchini, al fine di disciplinare il mercato e proteggere i prodotti spagnoli dalla concorrenza, questo non è il caso degli agrumi.

Spiega Jan: "Ci sono periodi in cui c'è molta concorrenza tra Spagna e Marocco. La Spagna però è totalmente presente sul mercato nei mesi di novembre e dicembre, e solo una piccola fetta di mercato appartiene al Marocco. Quando il sapore degli agrumi spagnoli inizia a peggiorare leggermente, a gennaio, la situazione si inverte. A quel punto, il Marocco ha un vantaggio sulla Spagna da gennaio ad aprile, in quanto presenta frutti dal sapore migliore".



No embargo russo
La stagione in Marocco è simile a quella spagnola sotto molti aspetti. I calibri dei frutti saranno inferiori anche in Marocco, quest'anno. "Spero che la tendenza si inverta" dice Jan, osservando che verso la fine di novembre ha iniziato a piovere. Dunque si spera che queste piogge comporteranno dimensioni maggiori più avanti nella stagione.



Da quando la Russia ha chiuso i suoi confini a frutta e verdura europee, le esportazioni marocchine sono andate a colmare il vuoto che è venuto a crearsi. Jan ricorda come pochi anni fa accadde che il Marocco stava esportando talmente tanta frutta verso la Russia che il mercato subì un collasso. Per far sì che ciò non si ripeta, le autorità del Marocco hanno stabilito una quota di esportazione per proteggere il mercato nazionale. "Tutto il Marocco sta tentando di limitare le esportazioni, così da salvaguardare il mercato interno. Ciò non ha alcun effetto diretto sui quantitativi esportati in Europa. Il Marocco ha perso quote di mercato in Europa dall'epoca dell'embargo, dopo il quale moltissimi agrumi europei sono diventati disponibili per l'Europa stessa, escludendo così le importazioni marocchine. So che vogliono esportare di più per riconquistare quella quota di mercato, ma non è facile".

Gli agrumi marocchini hanno attratto più attenzione anche da parte dei retailer europei. "Abbiamo notato che c'è più richiesta nei supermercati rispetto a due anni fa, e che i supermercati hanno più Maroc sui loro scaffali. Questo grazie a miglior sapore rispetto al prodotto spagnolo, e al fatto che quest'ultimo sia leggermente meno prominente sugli scaffali". Nel passato il Marocco era legato a una immagine negativa e i commercianti erano definiti 'inaffidabili', ma sembra che la tendenza stia cambiando. "Stanno facendo un passo indietro su questo. Tutti sanno che i supermercati sono indispensabili, quindi l'atteggiamento sta cambiando da entrambi i lati".

Maggiori informazioni:

Anaco Greeve
Jan van der Voort
Email: jan@anacogreeve.nl
Web: www.anacogreeve.nl

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: