Sagra delle fragole a Nemi (RM)
Le prime notizie documentate negli archivi comunali di Nemi datano dal 1922, anno in cui si trova traccia di una delibera dell'Amministrazione per i festeggiamenti e la distribuzione di fragole, ma non ci sono spiegazioni ulteriori per le ragioni dell'iniziativa.
Già dagli Atti dell'Inchiesta Parlamentare sullo stato dell'agricoltura del neonato Regno d'Italia, 1877-1884, si parla espressamente di coltivazioni di fragole e di fiori a Nemi. Come tutti sanno, la fragola è un frutto di bosco, e nasce spontanea. Nella valle del lago c'è un microclima particolare che consente di avere ottimi risultati con questa coltura, senza fare uso di fitofarmaci. Resta però un prodotto "faticoso": per ogni chilo di fragole raccolte, sono ore e ore di lavoro.
Lavoro duro, perseverante e delicato, che da sempre è stato affidato alle mani gentili delle donne: ecco perché le protagoniste della Sagra sono "le fragolare", che sfilano in corteo per il paese abbigliate con l'antico costume tradizionale. Il clou della festa ovviamente sarà il martedì 2 giugno, complice la concomitante Festa della Repubblica, in cui sarà riproposta la distribuzione gratuita delle fragole attinte dalla mega coppa in plexiglass, che valse a Nemi nel 2000 il Guinness dei primati per la coppa di fragole più grande del mondo.
Anche quest'anno saranno ospitate le delegazioni di altri tre paesi italiani che come Nemi festeggiano una propria sagra della fragola ma, come è facile intuire, con storia e tradizione ben diverse: sono i comuni di Maletto (CT), Lagosanto (FE), Marsciano (PG) con cui è stato ormai istituito una sorta di gemellaggio della fragola.