Paolo Ganduscio titolare dell' Azienda Agricola Gandiscio.
La particolarità dell'azienda Ganduscio - nata nel 1985 e facente parte del Consorzio Arancia di Ribera DOP - è quella di aver optato per la produzione biologica già vent'anni fa. L'azienda si estende su 20 ettari, dove sono coltivati agrumeti di varietà Washington Navel e Vaniglia.
"Abbiamo abbandonato la chimica sia nel terreno che sulle piante; ciò è testimoniato dalle essenze vegetali che si trovano nei nostri agrumeti, con piante officinali quali malva, ortica, acetosella, borragine le cui radici vivono in simbiosi con quelle degli alberi di arance".
La campagna commerciale va da novembre ad aprile. L'azienda si avvale di uno stabilimento attrezzato di 1200 mq idoneo alla lavorazione delle arance e alla loro conservazione: qui i frutti vengono lavati, spazzolati e calibrati. Il risultato è un prodotto dalla buccia edibile poiché non subisce alcun trattamento post-raccolta. La produzione è certificata GlobalGAP, Bio e DOP e viene commercializzata sia in Italia sia (nella misura del 50%) all'estero tra Francia e Germania.
"Negli anni - sottolinea Ganduscio - abbiamo visto grandi cambiamenti e trasformazioni del comparto a partire dalla sfida globale, alle innovazioni varietali, al packaging, alla comunicazione, alla concorrenza dei nostri competitor. Per certi versi, la Sicilia degli agrumi è croce e delizia al tempo stesso, perché bisogna stare al passo con i tempi".
Linea di lavorazione aziendale biologica.
L'annata 2017/18 è stata, tutto sommato, positiva anche se, a causa dell'autunno caldo e senza piogge, la maturazione è partita in ritardo rispetto alla media degli anni precedenti; le precipitazioni, infatti, sono arrivate solo da febbraio in poi, consentendo comunque un recupero nella dimensione dei frutti.
Ganduscio commenta: "Il risultato della campagna commerciale è positivo, considerato che abbiamo commercializzato il 40% in più di prodotto rispetto all'anno precedente - tra Gdo, ingrosso, horeca, vendita diretta e vendita e-commerce - e spuntato prezzi maggiorati del 10%". In futuro, il prodotto sarà confezionato anche a marchio dei distributori, seppure in una percentuale non superiore al quaranta per cento: questo per mettere in evidenza la provenienza e la certificazione DOP Arancia di Ribera.
Prodotto in pianta e confezionato. L'imballaggio prevalente è la retina contenente arance di calibro medio, poi le cassette da 5 o 10 chili con prodotto impaccato e bollinato. Sono allo studio anche confezioni con pochi frutti destinate al crescente mercato dei single.
Un risultato reso possibile anche grazie a clienti fidelizzati e alla certificazione biologica dei prodotti che, sul mercato, hanno una marcia in più grazie alla rigida selezione dei frutti in fase di confezionamento.
Per quanto riguarda il consorzio Terra degli Agrumi di Sicilia - di cui Ganduscio è il presidente - l'organizzazione è impegnata nell'iter di riconoscimento quale O.P.-Organizzazione di Produttori e conta tre sedi operative nel territorio riberese e una nel comune di Villabate (PA). Nel complesso, gli stabilimenti si estendono su oltre 7.000 mq, dei quali 4.500 coperti e certificati IFS (International Food Standard), secondo gli standard internazionali di qualità e sicurezza degli ambienti di lavorazione dei prodotti agroalimentari.
Il presidente commenta: "L'aggregazione delle imprese è un'azione vincente per rispondere alle sfide della globalizzazione, oltreché rimanere in un contesto di aiuti comunitari verso le associazioni e non verso i singoli. Sicuramente nel corso di quest'annata prevedo l'ingresso di aziende ancora non organizzate, ma che sono di una certa ampiezza".
"I mercati esteri – dice l'imprenditore – sono sempre più affascinati e sensibili all'acquisto di prodotti bio di qualità, in misura anche maggiore rispetto all'Italia. Sono convinto che abbiamo tra le mani un prodotto in grado di fare la differenza rispetto agli altri agrumi e che, tuttavia, fa fatica a mantenere un prezzo remunerativo alla produzione. Rimango del parere che, per difendersi dalla globalizzazione, bisognerebbe convincere le persone raccontando / degustando questo eccellente agrume".
Come? Ad esempio mediante la promozione dell'arancia bionda di Ribera Dop attraverso iniziative di co-marketing, sponsorizzazioni, attività benefiche nelle grandi catene della distribuzione o di coinvolgimento con gli studenti di ogni ordine e grado.
"Ma senza andare troppo lontano - conclude Ganduscio - basterebbe semplicemente ospitare i nostri clienti o i turisti che giungono da tutto il mondo per visitare la nostra Valle dei Templi per dimostrare, da veri ambasciatori del gusto, che abbiamo una risorsa dalla bontà ineguagliabile e che basta provarla una sola volta per capire la differenza rispetto ad altri agrumi".
Contatti: Azienda Agricola Ganduscio Paolo
S.S. 115 - Contrada Verdura
92016 Ribera (AG) - Italy
Cell.: (+39) 366 3605119
Email: info@ganduscio.it
Web: www.ganduscio.it