Una campagna all'insegna della stabilità dei prezzi per l'asparago

"Questa è una campagna strana per via del maltempo, con piogge copiose che hanno inondato i campi proprio la settimana di Pasqua, periodo di massimo consumo dell'asparago. Il mancato raccolto ci ha precluso parecchie vendite, con la conseguenza che i prezzi sono volati alle stelle per mancanza di disponibilità di prodotto". Così dice Michele Baraldo titolare, con i fratelli Fabio e Andrea, della Agricola Baraldo, situata in provincia di Padova, a Pernumia, un territorio ai piedi dei colli Euganei di origine vulcanica, ideale per le produzioni di asparago e ortaggi in genere.

"Nonostante le difficoltà con i nostri clienti - soprattutto la grande distribuzione organizzata - abbiamo mantenuto i prezzi stabili, per non creare confusione nell'acquirente finale".

"Soprattutto per l'asparago bianco - spiega Michele Baraldo - le piogge incessanti e le temperature non ottimali hanno bloccato la produttività della pianta, con la conseguenza che a essere penalizzate sono state soprattutto le rese. Adesso, con l'arrivo della bella stagione, la produzione sta ripartendo. Sull'asparago verde invece abbiamo avuto meno problemi, nel senso che all'aumentare dei volumi riusciamo a evadere tutti gli ordini. Tempo permettendo, continueremo a raccogliere fino alla metà di maggio, con volumi che via via scenderanno dai primi del mese. Complessivamente, a livello di quotazioni la campagna è stata molto buona, perché a differenza degli altri anni non ci sono state oscillazioni di prezzo significative; la produttività al contrario è stata molto scarsa a causa, come detto prima, delle piogge incessanti che hanno interessato tutto il mese di marzo".

L'azienda, per potersi posizionare sul mercato in modo competitivo, ha investito in impianti all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, appositamente adattati alle esigenze produttive aziendali. L'informatizzazione delle attività aziendali riguarda prevalentemente la gestione della produzione in magazzino (controllo computerizzato di impianti e macchinari) e in minor parte la gestione della produzione in campo e la contabilizzazione delle attività aziendali.

L'asparago bianco e verde è molto apprezzato all'estero, soprattutto in Svizzera, Germania ed Austria. Paesi i cui consumatori richiedono la massima qualità e sono disposti a pagarla bene per assicurarsi i quantitativi a inizio campagna, quando il prodotto scarseggia o più in generale nelle annate di scarsa produzione come quella attuale. In questo momento, sui mercati c'è disponibilità di asparago bianco proveniente soprattutto dalla Germania; una produzione molto diffusa in tutto il Paese di cui i tedeschi - oltre a essere tra i primi produttori in Europa - fanno largo consumo, soprattutto del prodotto locale.

La lavorazione degli asparagi avviene in imballaggi di varie dimensioni:
- cassetta 30x40 con i turioni sfusi che vengono posizionati con le punte rivolte dallo stesso lato
- cassetta 30x40 in mazzi da 750 gr circa
- vaschette da 400 gr e da 500 gr confezionate con sistema flow pack, con film termoretraibile o film termosaldato per permettere ai turioni di essere arieggiati, protetti e conservati a lungo.

"I nostri clienti - conclude Michele Baraldo - sono concentrati sul territorio nazionale e in Europa (Germania, Svizzera, Francia); una piccola parte in Asia. In generale, il nostro competitor principale per la produzione di asparago è proprio la Germania, perché quando entra in produzione difficilmente importa prodotto dall'estero. Una caratteristica importante, che contraddistingue l'asparago tedesco e che gli conferisce maggiore forza nel loro mercato interno. Relativamente al mercato nazionale italiano, invece, i nostri competitor si trovano in determinate zone di produzione e non in singole aziende; per il bianco la provincia di Verona e per il verde soprattutto il meridione (Puglia e Lazio)".