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Section Nationale Echalote

"Una varietà non riconosciuta come scalogno non dovrebbe essere venduta come tale"

C'è una nuova svolta nella disputa tra i coltivatori di scalogno tradizionale e quelli di scalogno ibrido da seme. Dopo aver letto il rapporto di valutazione della varietà olandese Innovator (redatto secondo il protocollo dell'Ufficio comunitario delle varietà vegetali - CPVO), i coltivatori francesi di scalogno tradizionale hanno comunicato ai leader politici francesi e alle autorità europee che, a loro avviso, "questa varietà non dovrebbe essere classificata come scalogno". Il CPVO ha pertanto chiesto all'azienda sementiera di riesaminare la varietà, confermando che secondo i criteri del protocollo, questo prodotto non è uno scalogno, e ha inoltre revocato la certificazione Global Gap Chain Of Custody (COC) di cui beneficia la varietà Innovator.

La Section Nationale Echalote ha avanzato una serie di richieste a livello europeo in relazione all'imminente rivalutazione di questa varietà, per porre fine a ciò che considera una "concorrenza sleale" e un "inganno per i consumatori".

A gennaio di quest'anno, i coltivatori di scalogno tradizionale hanno invitato l'Europa a "garantire il rispetto del protocollo CPVO" e "hanno avvertito dell'arrivo sul mercato francese di nuove varietà olandesi di cipolle dalla forma allungata, riconosciute impropriamente come scalogni".

Un problema di protocollo
"Questa disputa risale all'inizio degli anni 2000, con molte complicazioni e sviluppi nel corso del tempo", secondo un rappresentante della Section Nationale Echalote. "I produttori criticano i Paesi Bassi per aver registrato le varietà ottenute da seme come scalogno. Nel 2023, abbiamo avuto accesso per la prima volta alla scheda di valutazione della varietà Innovator prodotta da NAKT. Secondo queste valutazioni, Innovator non è uno scalogno, anche se è registrato come tale. Recentemente abbiamo appreso che il CPVO ha richiesto una rivalutazione della varietà. Tuttavia, il protocollo di valutazione venne modificato nel 2009. Prima, in caso di dubbi sulla varietà, l'analisi doveva essere effettuata congiuntamente dagli uffici competenti (NAKT e GEVES). A partire dal 2009, invece, l'analisi viene effettuata unilateralmente dal richiedente, poiché la decisione spetta al Paese d'origine. Vista la situazione, riteniamo che sia necessario uno scambio di materiale per rivalutare la varietà".

E per quanto riguarda le altre varietà registrate?
La Section Nationale Echalote ha potuto accedere a una sola scheda di classificazione di questo scalogno da seme. E per quanto riguarda le varietà registrate dal 2009, senza scambio ufficiale di materiale con la Francia? "Diverse varietà di scalogno da seme olandesi sono state studiate su richiesta della Section Nationale Echalote. I risultati e la loro interpretazione non corrispondevano necessariamente a quelle fornite dagli olandesi. Questa situazione mette in dubbio le varietà registrate da diversi anni come scalogni da seme e per le quali non abbiamo accesso alle schede di classificazione. È quindi legittimo chiedere informazioni su tutte le altre varietà già registrate?".

Richieste avanzate dalla Section Nationale Echalote
Senza attendere i risultati di questa nuova procedura, la Section Nationale Echalote ha chiesto:

  • che tutte le valutazioni delle nuove varietà di piantine siano effettuate sia dai Paesi Bassi che dalla Francia (e quindi congiuntamente da NAKT e GEVES), come previsto nella prima versione del protocollo CPVO del 2005;
  • che, in caso di disaccordo, l'arbitrato sia affidato ad un organismo europeo terzo;
  • che le schede di classificazione di tutte le varietà registrate di scalogno da seme (vecchie e future) siano rese pubbliche;
  • che l'autorizzazione provvisoria alla vendita della varietà in questione, come scalogno, sia immediatamente sospesa.

Nessuna risposta prima del 2026
"Se le sperimentazioni iniziassero oggi, dovremmo aspettare almeno 2 anni per avere nuovi risultati. In un momento in cui gli agricoltori chiedono semplificazioni amministrative, come possiamo accettare che una varietà non riconosciuta come scalogno continui a essere commercializzata come tale?".

Un'altra preoccupazione per il settore è che "il selezionatore olandese dietro la varietà Innovator sembra essere in procinto di proteggere questa varietà in altri Paesi al di fuori della zona Ue, come Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia".

Data di pubblicazione: