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Focus sul mercato mondiale del lime

Durante questo periodo dell'anno, il Brasile è il maggior fornitore di lime per il mercato europeo, seguito da quantità più ridotte provenienti da Perù, Colombia e Vietnam. In Brasile è in arrivo un nuovo raccolto che combacerà con la stagione estiva europea, un periodo che tradizionalmente vede un maggiore consumo di lime. Tuttavia, il Paese è stato colpito da forti piogge, che hanno rallentato la produzione e limitato le scorte. Anche il forte mercato locale, che paga prezzi soddisfacenti, gioca un ruolo importante, con minori esportazioni verso l'Europa.

L'Europa ha mantenuto una domanda costante verso l'Asia, con il Vietnam che ha svolto il ruolo di attore principale per diversi anni. Tuttavia, il 2023 ha segnato un periodo di qualità inferiore rispetto al solito per il Vietnam, che ora si trova anche a fronteggiare la sfida di tempi di spedizione prolungati a causa delle problematiche legate al Mar Rosso.

Per gli Stati Uniti il player dominante è, come sempre, il Messico, con volumi complementari dall'America centrale, soprattutto Guatemala e Honduras. Quest'anno il picco dei prezzi dei lime a marzo non si è visto sul mercato statunitense. La Colombia sta incrementando i volumi fino a circa 100 carichi settimanali, un volume elevato per l'Europa, ma che per gli Stati Uniti rappresenta circa il 15% delle importazioni. Il Perù contribuisce con circa 25 carichi settimanali per gli Stati Uniti. Il mercato statunitense è stato favorevole negli ultimi mesi, in quanto questa è la bassa stagione messicana e raggiungerà un periodo di alta stagione per circa 3-4 settimane fino a metà aprile. La tempistica è difficile da valutare, ma il ritorno alla normalità avverrà quando il Messico tornerà a pieno regime. A causa del buon mercato statunitense, Perù e Colombia non sono entrati in Europa in modo significativo quest'anno.

Il Portogallo ha registrato adeguati volumi di produzione. La riduzione dei volumi trasportati da Santos a Rotterdam e la crescita della domanda suggeriscono una prospettiva potenzialmente più redditizia per il mercato del lime in Europa. In Italia i prezzi del lime sono altalenanti. Si è registrato un rincaro prima di Pasqua a causa dei minori volumi provenienti dal Brasile. Si prevede inoltre che la domanda aumenti con le temperature più alte in Italia e nel resto d'Europa. La Germania ha registrato un forte aumento dei prezzi del lime dalla settimana 12 alla 13. La domanda di base sta aumentando a tal punto che anche la frutta di seconda categoria viene utilizzata sempre più spesso, segno che il prodotto sta acquistando importanza, secondo un grossista. Nei Paesi Bassi il mercato del lime è migliorato nelle ultime due settimane, con un calo delle spedizioni dal Brasile e un aumento della domanda in Europa. In Francia il Brasile rimane il fornitore dominante. Sebbene le temperature francesi siano più fresche, non appena il clima sarà più mite si prevede una ripresa della domanda. La Spagna ha una mancanza di offerta che sta portando a un ritorno ai prezzi elevati registrati all'inizio dell'anno. Ciò è dovuto principalmente alla diminuzione delle forniture dal Brasile. Israele registra scarsa disponibilità per il mercato locale e non esporta al momento. In Sudafrica i lime sono visti come "un peso morto" da alcuni commercianti del mercato locale. Quest'ultimo appare saturo e ha registrato la presenza di molti frutti piccoli, a prezzi bassi.

Brasile: scarsa offerta, prezzi elevati sul mercato interno mentre le piogge rallentano la raccolta
In Brasile c'è un'elevata domanda da parte del mercato interno e pochi lime nelle aziende agricole, il che ha causato un aumento dei prezzi nel Paese e una riduzione delle esportazioni verso l'Europa. "Siamo in una settimana di vacanze e piogge, che ridurranno ulteriormente le esportazioni. Dovrebbe essere un anno di prezzi favorevoli in Brasile e in Europa. Si prevedono volumi dal Brasile in aumento grazie a un nuovo raccolto di buona qualità, ma anche i costi stanno crescendo, spinti dalla domanda del mercato europeo che si accompagna a un clima migliore", spiega un esportatore.

Tuttavia, l'esportatore avverte: "Lo scenario sembra essere molto simile a quello dell'anno scorso. Quest'anno però sempre più centri di imballaggio in Brasile stanno subendo sospensioni imposte dalle autorità, dovute ai ripetuti casi di container bloccati in Europa a causa di malattie degli agrumi. Ciò favorisce un mercato molto speculativo anche da questo punto di vista".

Le forti piogge delle ultime settimane stanno avendo un impatto sui lime, come afferma un altro esportatore: "Hanno un impatto diretto sulla resa e comportano un rischio maggiore di problemi di qualità". E un altro operatore ha osservato: "Nella nostra regione è piovuto normalmente. Senza fare danni".

Asia: si registra una domanda costante dall'Europa
Il Vietnam è stato il player principale per diversi anni, ma ha attraversato un periodo anomalo di bassa qualità nel 2023 e ora deve fare i conti con tempi di spedizione più lunghi a causa dei problemi del Mar Rosso, che rappresentano una sfida.

"La domanda europea di lime è abbastanza costante, ma quando il sole splende può davvero aumentare. Quindi tendiamo a vedere un mercato abbastanza stabile nei mesi invernali, che può facilmente essere sbilanciato negativamente con un eccesso di offerta anche solo del 10%. Quest'anno abbiamo assistito a questa situazione alcune volte, con alcune settimane di picco dal Brasile e molte informazioni confuse da parte dei fornitori - che spesso sostenevano che ci sarebbe stata una scarsa offerta nella settimana successiva, che invece poi si concretizzava in una settimana di grandi esportazioni. Ciò può essere causato dalla frammentazione della base di fornitura e anche dalle variazioni regionali che possono fornire dati a volte contrastanti", spiega un importatore.

Quest'anno le condizioni di coltivazione sono state difficili, con temperature più alte del normale e spesso periodi di pioggia prolungata, il che si è tradotto in una maggiore incidenza di difetti, in particolare di problemi alla buccia che si manifestano tardivamente e spesso quando il prodotto è già stato acquistato dal consumatore. Si tratta di lesioni marroni sulla buccia che emergono dopo sbalzi di temperatura. In passato, questo tipo di situazione si è verificata nell'anno successivo a El Niño, quindi forse è questa la correlazione.

La domanda europea dovrebbe aumentare come di consueto a partire dalla primavera. "Molti sostengono che il caro vita in tutta Europa rallenterà il consumo, ma noi speriamo che qualsiasi effetto negativo sia compensato dall'aumento dell'uso culinario o salutistico dei lime".

I ritardi delle navi e il rigetto del prodotto per cause fitosanitarie in Europa, soprattutto a causa del cancro degli agrumi, aumentano la volatilità di questo prodotto. Questo fine settimana di Pasqua ne è un buon esempio: i prezzi salteranno a livelli molto alti a causa del ritardo di una nave, ma in seguito a questo picco vedremo arrivare un volume maggiore che ha una settimana in più.

Portogallo: la riduzione dei volumi di spedizione offre la possibilità di spuntare prezzi più alti
Rispetto alla scorsa stagione, i volumi di produzione e gli standard qualitativi dei lime portoghesi sono stati buoni per la maggior parte di questa stagione. Tuttavia, i recenti sviluppi del mercato, tra cui la riduzione dei volumi di trasporto e l'aumento della domanda, suggeriscono una prospettiva potenzialmente più redditizia per il mercato del lime in Europa. La recente diminuzione dei volumi di spedizione di lime, in particolare da Santos a Rotterdam, ha contribuito a restringere l'offerta sul mercato per le prossime settimane. Si prevede che questa riduzione farà salire i prezzi, dato che la domanda supera l'offerta disponibile. Se da un lato la recente riduzione dei volumi di lime spediti pone delle difficoltà nel soddisfare la domanda dei clienti, dall'altro crea delle opportunità per ottenere prezzi più alti sul mercato.

Italia: prezzi altalenanti
Un grossista del Nord Italia ha segnalato un notevole cambiamento nel mercato dei lime dall'inizio di marzo fino ai giorni immediatamente precedenti la Pasqua. Durante la decima settimana del 2024, il costo per una cassa da 4,5 kg di lime proveniente dal Brasile si aggirava tra i 5 e i 6 euro, ma nella tredicesima settimana, il prezzo è salito a oltre 10 euro, con la possibilità di raggiungere persino i 12-13 euro. La ragione principale di questo incremento è la ridotta disponibilità di lime brasiliano, unita alla mancanza di forniture da Messico e Colombia. Si prevede che questa situazione di mercato persista per alcune settimane, fino a quando i volumi di prodotto disponibile non torneranno ad aumentare.

Un altro grossista, confermando le stesse quotazioni, ha sottolineato come con l'avanzare della primavera, e quindi l'aumento delle temperature, dovrebbe verificarsi un incremento delle richieste per via di un aumento dei consumi.

Germania: forte aumento dei prezzi
I prezzi del lime sono aumentati bruscamente dalla settimana 12 alla 13 e le quotazioni delle confezioni sono ora intorno ai 10 euro per 4,5 kg. La varietà Tahiti dal Brasile è attualmente disponibile in quantità sufficienti e la domanda sta gradualmente aumentando. Più avanti nella stagione saranno offerti anche i lime messicani e lime dalla Colombia. Alla fine dell'estate e nel periodo di agosto/settembre degli ultimi anni anche i lime spagnoli hanno mostrato un aumento di importanza.

Secondo un grossista specializzato, il mercato tedesco del lime sta vivendo una "sana crescita". "La domanda di base aumenta di anno in anno, soprattutto in estate. Si può notare che anche la seconda categoria viene utilizzata sempre più spesso, segno che il prodotto sta acquistando importanza".

Paesi Bassi: il mercato mostra un miglioramento
"Il mercato del lime è migliorato nelle ultime due settimane, con una riduzione delle spedizioni dal Brasile e un aumento della domanda in Europa. Le operazioni di raccolta sono appena iniziate e, allo stato attuale, sembra esserci un'ampia disponibilità di prodotto. Pertanto, non prevediamo carenze nei prossimi mesi", ha dichiarato un importatore olandese.

Francia: domina il Brasile
"Non sorprende che la varietà dominante sul mercato oggi sia il lime brasiliano, dato che il Brasile è diventato il principale fornitore dell'Ue e che a marzo è raro trovare lime messicani in Francia.

Sebbene i prezzi possano fluttuare improvvisamente e regolarmente, attualmente il prodotto viene venduto a 7,20 euro per le importazioni via aerea e a 2,50 euro in media per le importazioni via mare. Dal punto di vista della domanda, le temperature fresche non favoriscono la domanda, al momento. La richiesta dovrebbe aumentare con il crescere delle temperature", ha dichiarato un importatore e commerciante francese.

Spagna: la mancanza di offerta porta a prezzi elevati
In generale, nel mercato spagnolo si è osservata una mancanza di offerta di lime che ha generato prezzi elevati all'inizio dell'anno. In seguito il mercato si è equilibrato, tornando a quotazioni più adeguate. Più recentemente, a causa della mancanza di disponibilità di prodotto dal Brasile, il mercato si è nuovamente riscaldato, per cui gli importatori prevedono che nelle prossime settimane si raggiungeranno i prezzi di inizio anno. La situazione del mercato non dovrebbe cambiare almeno fino a giugno.

Israele: disponibili bassi volumi
Un grande esportatore fa notare che in Israele sono disponibili solo scarsi volumi di lime di produzione domestica, senza alcuna esportazione. "Anche in passato abbiamo avuto volumi bassi".

Nord America: i prezzi sono rimasti sorprendentemente bassi a marzo
Il mercato nordamericano del lime continua a vivere un anno insolito. Nel mese di marzo la traiettoria dei prezzi dei lime messicani era in calo, come non si vedeva da tempo. Di solito marzo è il mese con l'offerta più limitata e la domanda più alta in termini di prezzo e questa tendenza si protrae spesso fino ad aprile. Tuttavia, quest'anno marzo non ha mai raggiunto il picco di prezzo previsto.

Tale tendenza dei prezzi dovrebbe continuare ad aprile. Negli anni passati i picchi si aggiravano tra i 40 e i 60 dollari a marzo, seguiti da un drastico crollo verso i 20 e i 30 dollari ad aprile-maggio. Invece, al posto di questo brusco calo ci si aspetta che i prezzi diminuiscano costantemente e che si assestino sui 20 dollari.

Per quanto riguarda la pezzatura dei frutti, alcune regioni stanno producendo grosse quantità di frutti di calibro 110, 150 e 175, mentre altre aree hanno frutti di calibro 230 e 250.

Oltre al Messico, la frutta proviene da fonti esterne come la Colombia e il Perù. Nel frattempo la domanda per il 2024 sembra un po' meno marcata rispetto a quella del 2023.

Sudafrica: "un vero e proprio peso morto"
AB Inbev ha finanziato la propria produzione di lime in Sudafrica nell'ambito di un progetto di black economic empowerment nel Limpopo, in collaborazione con un importante produttore di agrumi della provincia, al fine di garantire una fornitura costante per soddisfare la crescente domanda di birra Corona. In precedenza l'azienda afferma di essere stata costretta a importare lime.

Questi agrumeti, tra i più grandi del Paese, sono stati piantati 2,5 anni fa. Il produttore di birra preleverà volumi settimanali e, se ne avanzeranno, potrebbero essere esportati in futuro, soprattutto in Europa occidentale. Tuttavia, le esportazioni di lime sono difficili. I lime verdi, infatti, diventano gialli durante il viaggio.

In un mercato municipale di Gauteng un commerciante afferma che a suo parere i lime sono "un vero e proprio peso morto". "È un mercato terribile - osserva - con molti lime disponibili. Quelli piccoli si vendono a malapena e il mercato è attualmente saturo. I lime all'ingrosso sono un prodotto estremamente volatile, anche per gli standard ortofrutticoli".

Un produttore concorda sul fatto che il mercato non è soddisfacente da dicembre. Infatti, sono stati importati lime mentre la normale produzione sudafricana era elevata, ma la domanda non teneva il passo. I prezzi sono stati a volte molto buoni, spingendo le importazioni dal Brasile.

Data di pubblicazione: