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Il Brasile punta a incrementare le esportazioni ortofrutticole sui mercati internazionali

L'industria frutticola brasiliana ha molto apprezzato l'incontro informale che ha avuto la scorsa settimana con il Presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula Da Silva, il vicepresidente e i principali ministri. Luiz Roberto Barcelos, direttore di Abrafrutas, e conosciuto come il 're del melone' del Brasile, ha dichiarato: "Martedì scorso siamo stati ricevuti dal Presidente Lula Da Silva per parlare dei nostri problemi e delle misure necessarie per aumentare ulteriormente le nostre esportazioni. Il nostro settore è il primo ad approcciarsi a lui. L'idea era di sottoporre alla sua attenzione alcune questioni che andrebbero risolte al più presto".


Foto Abrafrutas: I produttori e i membri di Abrafrutas Brasile con il Presidente Lula Da Silva.

L'Associazione dei coltivatori ed esportatori di frutta brasiliani ha dichiarato che il commercio generale di frutta fresca dal Brasile è in crescita e le esportazioni hanno raggiunto il valore record di 1,26 miliardi di dollari. "È la prima volta che arriviamo a questa cifra. Anno dopo anno stiamo aumentando il volume delle esportazioni. Abbiamo consolidato l'apertura di nuovi mercati introducendo nuovi frutti. Abbiamo il sostegno del governo e di Abrafrutas".

"La prima questione che abbiamo portato all'attenzione del Presidente riguarda ePhyto, il sistema di trasmissione elettronica di cui ancora non disponiamo. Il lavoro cartaceo richiede molto tempo. A volte le navi arrivano in Europa e poi i documenti dei container vanno persi. La seconda questione ha riguardato i voli dall'Asia al nord del Brasile. Poiché comportano un rischio fitosanitario, non dovremmo consentire l'ingresso di questa origine nel Paese. Inoltre, abbiamo parlato dei prodotti biologici, della necessità di modificare la legge fiscale per rendere le imposte più convenienti per i cittadini, e della manodopera stagionale che dovrebbe rimanere nel programma sociale, anche se si tratta di un lavoro temporaneo. Queste sono questioni che il governo federale può risolvere, e il Presidente ha promesso di occuparsene", spiega Roberto Barcelos.

Il Brasile esporta una piccola percentuale dei prodotti ortofrutticoli che produce, dice Barcelos. "Siamo il terzo produttore di ortofrutta dopo Cina e India, con meno del 3% destinato alle esportazioni. Sappiamo come esportare, ma la sfida è promuovere una mentalità orientata all'esportazione. Solo poche aziende guardano al mercato estero. C'è un enorme potenziale per incrementare notevolmente il volume delle esportazioni. Abbiamo la frutta, ma bisogna stimolare l'export".

Roberto Barcelos sostiene che è necessario un accordo di libero scambio tra Mercusor e Ue. "Noi paghiamo un dazio doganale del 10% in Ue mentre altri Paesi sudamericani nostri concorrenti entrano liberamente. Per la nostra uva da tavola paghiamo un dazio del 14% mentre il Perù lo 0%. Per i nostri meloni si paga un dazio del 9% mentre altri Paesi dell'America centrale hanno aliquote molto più basse. Chiediamo un accordo di libero scambio. Quando parliamo di frutta fresca, ci sono molti produttori locali. Siamo nell'emisfero australe e forniamo frutta in controstagione a quello nord".

Ex presidente di Abrafrutas, Roberto Barcelos ora ricopre il ruolo di responsabile istituzionale e gestisce i rapporti con politici e funzionari governativi nella capitale del Brasile. Le recenti forti piogge nel Paese, soprattutto nella zona nord-est, non rappresentano un rischio elevato per meloni, uva da tavola e persino mango, perché non è alta stagione per questi frutti. Afferma Barcelos: "Abbiamo avuto molta più pioggia del previsto durante El Niño, un periodo in cui si diceva che non avrebbe piovuto ma, sfortunatamente, è piovuto invece molto, causando danni a meloni e mango, ma non ad altri frutti".

Per maggiori informazioni:
Luiz Roberto Barcelos
Abrafrutas
+55 85 9199-9415
www.abrafrutas.org

Data di pubblicazione: