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Frutteto Elettrico: se ne è parlato a un convegno presso Unitec a Lugo (Ravenna)

La frutticoltura in cerca di un compromesso con l'agrivoltaico

Nell'era in cui la sostenibilità ambientale è al centro delle discussioni globali, l'agricoltura sta abbracciando nuove tecnologie e modelli operativi per ridurre l'impatto ambientale e garantire la sicurezza alimentare. Il tema, di grande attualità, dell'agrivoltaico è stato al centro dell'attenzione il 22 marzo 2024 con il convegno "Il Frutteto Elettrico", evento che si è svolto presso il Campus Unitec di Lugo (Ravenna), ed è stata un'occasione di grande interesse per approcciarsi a un nuovo modello di frutticoltura.

La sala gremita

Luca Corelli Grappadelli, docente universitario, introducendo il tema del convegno, ha ricordato che il paradigma di Frutticoltura industriale introdotto in queste terre agli inizi del '900, da tempo ormai mostra di aver esaurito la propria spinta propulsiva. "Poiché la frutticoltura italiana non può scomparire - ha affermato Corelli Grappadelli - è necessario individuare un nuovo paradigma".

I relatori

I relatori scelti per questa giornata hanno fornito competenze alquanto varie, ma tutte indispensabili, nello sforzo di definire un nuovo paradigma imperniato sul tema dell'agrivoltaico.

Il professor Luca Corelli Grappadelli

Nel corso dell'evento sono state affrontate, sulla base della vasta esperienza e visioni innovative dei relatori, tematiche cruciali quali tecnologie per integrare con il minimo impatto paesaggistico le strutture portanti i pannelli fotovoltaici; ricerche su materiali plastici capaci di generare elettricità; soluzioni per l'ottimizzazione dell'efficienza dei pannelli; introduzione di soluzioni di coltivazione automatica, mediante veicoli operativi elettrici, delle specie da frutto.

Angelo Benedetti AD di Unitec, che ha moderato il confronto finale

"Le installazioni agrivoltaiche - è stato detto dagli esperti - devono sottostare ad aspetti normativi ed economici alquanto complessi, ma imprescindibili: fra cui la necessità di dimostrare che gli impianti non diminuiscono la redditività agraria delle coltivazioni. A fianco di questi approfondimenti normativi, è stata presentata anche un'analisi circa la convenienza economica di adottare soluzioni di coltivazione automatica, elettrica, del frutteto, che ha messo in evidenza come, già con le soluzioni oggi presentate e che si apprestano ad entrare sul mercato, sia possibile ottenere un contenimento dei costi rispetto a soluzioni alimentate con combustibili fossili".

Gianluca Benedetti (OGC srl)

"Sono ancora poche le realtà agrivoltaiche in giro per il mondo - ha commentato Corelli Grappadelli - e questo perché c'è grande incertezza sulla reale possibilità di mantenere le performance agronomiche del frutteto, se questo viene a trovarsi in condizioni di scarsa luminosità". I dati che sono stati mostrati dai ricercatori impegnati sul lato ecofisiologico sono, infatti, in chiaroscuro.

Un esempio di agrivoltaico di ultima generazione, montato all'esterno del centro Unitec a favore dei convegnisti

Da un lato la fotosintesi non subisce penalizzazioni, e sono possibili risparmi idrici fino al 50% grazie alla riduzione del carico radiativo, ma aspetti legati alla qualità del frutto possono essere a volte penalizzati.

Per questo è necessario implementare soluzioni di sensori smart, che permettano al frutticoltore di monitorare in tempo reale lo stato di salute del frutteto, e decidere in modo oggettivo la quantità di radiazione da sottrarre di volta in volta.

La conclusione generale del convegno è stata che ci sono molte opportunità di innovare la coltivazione di frutta, sposandola alla generazione fotovoltaica di elettricità. Sono tuttora presenti parecchie ombre, sulle quali però i ricercatori hanno espresso cauto ottimismo circa la possibilità di trovare in tempi rapidi rimedi opportuni.

Per maggiori informazioni
Fondazione Fresh
info@ffresh.it
www.info@ffresh.it