"Ci difendiamo dalla competiziane grazie al consumatore italiano che apprezza i nostri agrumi"

"La stagione delle arance rosse prosegue senza sosta. La merce disponibile, pur se di minore pezzatura, si presenta qualitativamente di ottima. In questa fase della campagna siamo al punto di svolta delle 'rosse', nel senso che stanno per terminare le varietà Ippolito e Lempso per lasciare il passo alle varietà medio tardive. Nello specifico, mi riferisco al Tarocco Sciara, sulla cui bontà non occorre aggiungere nulla". A parlare è Giovanni Scavo, responsabile commerciale della cooperativa siciliana Il Girasole.

"Sono del parere che il Tarocco "Sciara" sia il top delle arance da tavola, perché si sbuccia con facilità, gli spicchi sono turgidi e la polpa è di colore rosso intenso. A seguire, entro la prima quindicina di aprile daremo il via alle commercializzazione delle varietà tardive con il Tarocco Meli: in questo caso parliamo della varietà regina per poi passare nei primi di maggio all'ultimo clone, appunto il Tarocco Sant'Alfio, eccezionale come consistenza e resistenza.

"Dal punto di vista dei mercati, commercializziamo i nostri frutti con i marchi storici dell'azienda, Donna Rosa e Felicia. Notiamo la graduale ritirata dei mercati esteri, in quanto questi ultimi iniziano a rivolgersi verso le varietà bionde e qui la battaglia si sposta tra Spagna ed Egitto, con quest'ultimo vincitore per volumi esportati in Europa a prezzi estremamente bassi. Dal mio punto di vista, il mercato interno sarà quello che ci darà maggiori soddisfazioni. Chiaramente le varietà sopra citate hanno bisogno della giusta remunerazione. Pertanto contiamo di difenderci dalla competizione estera grazie al consumatore italiano che apprezza i nostri agrumi".

"Persiste il clima estremamente siccitoso - spiega Giovanni Scavo - La carenza di precipitazioni non fa dormire sonni tranquilli a nessuno degli operatori; oltretutto nulla di concreto si sta facendo per garantire perlomeno un 20/30% di turni irrigui. Il comparto necessita di soluzioni concrete, quindi di investimenti mirati per potenziare in tempi rapidi la portata degli invasi e la rete distributiva, considerate le reali necessità legate all'emergenza climatica.

"Le aziende dotate di pozzi da cui attingere l'acqua vedono le falde scendere e la salinità aumentare, considerato che anche durante tutto l'inverno non si è mai smesso di irrigare. Nonostante gli impianti a goccia distribuiscano con oculatezza la risorsa idrica, il dispendio di forze anche economiche è enorme".

La Cooperativa Il Girasole è una realtà siciliana in crescita, situata alle pendici dell'Etna, nella Zona A.S.I. (Area Sviluppo Industriale) di Paternò, su una superficie coperta di circa 3.500 mq, oltre a celle frigorifere che consentono lo stoccaggio di circa 600 tonnellate e la rotazione di ulteriori 300 tonnellate di prodotto. La cooperativa può contare su 500 ettari di agrumeti, coltivati con varietà precoci, medie e tardive, e ricadenti negli areali di produzione dell'arancia rossa di Sicilia IGP.

Le principali cultivar sono Navel, Tarocco, Moro e Sanguinello, i limoni, le clementine nova e il mandarino tardivo di Ciaculli. Per quanto riguarda la frutta estiva, figurano pesche, nettarine e pere coscia. Ulteriori 100 ettari di superficie sono destinate a coltivazioni di: drupacee (pesche/nettarine) nei territori situati tra le province di Caltanissetta e Agrigento, e pere Coscia coltivate tra Bronte e Maniace.