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Juan Antonio Martínez, di Toñifruit:

"È necessario incentivare il consumo di limoni"

Nell'ambito dell'attuazione della Legge di Filiera, la questione centrale riguarda la determinazione dei costi di produzione, i quali risultano complessi da stimare a causa della loro dipendenza da numerosi fattori. Utilizzare medie potrebbe non riflettere accuratamente la situazione specifica di ogni produttore agricolo. Anche la produzione di limoni non sfugge a questa complessità nel calcolo dei costi.

Secondo La Unió, il costo unitario di produzione del limone Fino nel 2018 - quando era impensabile che in Europa si verificassero una pandemia e una guerra - era di 0,18 euro/kg. Più recentemente i ricercatori dell'IMIDA hanno realizzato uno studio sui costi delle principali colture in agricoltura biologica nella Regione di Murcia e hanno stabilito il costo per il limone Fino a 0,25 euro/kg. Nell'attuale campagna, ASAJA Alicante ha collocato i costi a 0,32-0,35 euro/kg.

Le cifre sono diverse, ma hanno un elemento in comune: tutte, anche quelle corrispondenti al 2018, quando il forte aumento del prezzo dei fattori produttivi non si era ancora verificato, sono più alte dei prezzi attualmente fissati per i limoni.

Il governo regionale andaluso, nel suo Osservatorio, ha riportato prezzi di 0,14 euro/kg per la settimana 9. Il Ministero dell'Agricoltura della regione di Murcia ha riportato prezzi medi di 0,13 euro/kg nella settimana 10, mentre nella Comunità Valenciana si sono mossi all'interno di una fascia di prezzo compresa tra 0,05 e 0,15 euro/kg, secondo il Ministero regionale. Allo stesso modo, il Ministero dell'agricoltura, che tiene conto della media nazionale, ha riportato una media all'origine di 0,126 euro/kg.

"Questa è la realtà. Ciò che dobbiamo fare ora è cercare di uscire da questa situazione incentivando il consumo di limoni, in modo che la domanda aumenti e i prezzi si riprendano - sottolinea Juan Antonio Martínez, direttore di Toñifruit - Abbiamo un frutto insostituibile in termini di consumo fresco: non c'è nessun altro prodotto che possa essere utilizzato al posto del limone per esaltare il sapore dei cibi, grazie all'aroma della sua scorza o alla freschezza del suo succo. E questo è ciò che dobbiamo essere capaci di comunicare ai consumatori".

"Il segreto di questo successo risiede nelle strategie adottate dalle catene di supermercati e nelle scelte operate dai responsabili acquisti"
"La Spagna è uno dei Paesi europei dove si consumano le maggiori quantità, con una media di circa 2 kg per abitante all'anno, che è ancora più alta nella Regione di Murcia, dove si concentra la produzione. Se ci spostiamo in Turchia, la media pro capite può essere doppia rispetto alla nostra; ma se guardiamo all'Europa, dove indirizziamo il nostro massimo volume di esportazioni, il consumo è pari a circa la metà di quello della Spagna. La conclusione è che c'è ancora molto spazio per aumentare il consumo di limone", sottolinea Juan Antonio.

"È giunto il momento di attivare efficacemente la nostra comunicazione: il limone, con le sue proprietà antiossidanti, è un eccellente alleato per la nostra salute. Arricchisce la nostra dieta con abbondante vitamina C e potenzia il sistema immunitario. Grazie alla sua freschezza, dovrebbe essere un elemento imprescindibile nella nostra spesa quotidiana. Inoltre, il grande volume di questa stagione in Spagna sarà un vantaggio per il consumatore perché, se le catene collaborano applicando margini equi, qualsiasi europeo potrà portarsi a casa un prodotto eccellente a un prezzo modesto, e quindi potrà usare il limone molto più di quanto non lo usi nella sua dieta".

"A pensarci bene - continua Juan Antonio - la chiave di questo successo sta nelle catene di supermercati e nelle decisioni dei responsabili degli acquisti, che possono sostenere i coltivatori con promozioni per incrementare le vendite, e anche offrire agli acquirenti nei negozi informazioni sui benefici e sulle diverse modalità di consumo quotidiano dei limoni".

Un punto a favore della Spagna e dei suoi limoni è che il Paese rappresenta un'origine locale per il mercato europeo e un produttore che garantisce la sicurezza alimentare - come dimostra l'assenza di allerte RASFF per il prodotto spagnolo - e la sostenibilità dell'agrume. Infatti, secondo Ailimpo, la Spagna rappresenta il 41% della superficie totale mondiale di limoni biologici. "Se il consumo aumentasse, sarebbe vantaggioso per le filiere e, soprattutto, per noi".

Per maggiori informazioni:
Toñifruit
Parque empresarial Cabecicos Blancos
C/ Molino Grande, buzón 22
30892 Librilla. Murcia. Spagna
+34 968 071 056
info@tonifruit.com
tonifruit.com

Data di pubblicazione: