Secondo Jakub Wojtczak, COO di CDM Packaging, un produttore polacco di imballaggi, il mercato europeo degli imballaggi sta prendendo una direzione volta all'eliminazione del greenwashing. "Il mercato degli imballaggi sta evolvendo nella direzione stabilita dalla Commissione europea nella bozza del regolamento PPWR del 30 novembre 2022 e nella bozza della direttiva EP del 17 gennaio 2024, che mira a eliminare il greenwashing. Questi atti legislativi accelerano i cambiamenti tecnologici e materiali verso l'economia circolare".
"Seguendo questa tendenza, abbiamo sviluppato, testato e validato un numero di imballaggi riciclabili mono-materiale e alcuni di essi sono già nella nostra produzione regolare. Utilizziamo film e diverse strutture laminate di mono PE o mono PP, così come carte termosaldabili e con barriera", continua Wojtczak. "L'associazione Natureef ci supporta in questo processo di cambiamento, riunisce molti produttori e utenti di imballaggi e guida anche aziende come la nostra attraverso i prossimi cambiamenti tecnologici e legali".
Poiché CDM Packaging si concentra principalmente sul mercato degli alimenti freschi, deve attenersi agli standard di sicurezza più rigorosi, oltre a garantire che i prodotti freschi rimangano tali il più a lungo possibile. Spiega Wojtczak: "Il segmento principale dei nostri gruppi target è il mercato fresco, l'orticoltura e i prodotti alimentari lavorati a lunga conservazione, come gli snack. I produttori di alimenti richiedono imballaggi che garantiscano sicurezza e durata dei loro prodotti. Per garantire ciò, utilizziamo materiali approvati per il contatto diretto con gli alimenti, manteniamo lo standard BRCGS/PM con la valutazione più alta AA+ e conduciamo test di controllo regolari nel laboratorio aziendale nelle seguenti aree: permeabilità all'ossigeno, all'azoto, al vapore acqueo, VOC, NIAS, PAA, spettro IR. I nostri clienti osservano i cambiamenti nella legge e le tendenze nel mercato degli imballaggi e già si aspettano una collaborazione nel campo delle soluzioni di imballaggio riciclabili".
Negli ultimi anni, i prezzi degli input sono stati tutt'altro che stabili secondo Wojtczak, poiché sono aumentati per vari motivi. "Nel periodo 2021-2023 abbiamo osservato una dinamica molto accentuata delle variazioni di prezzo sul mercato dei fattori produttivi. L'inizio del 2021 ha visto un forte aumento dei prezzi causato da problemi nella catena di approvvigionamento e nella logistica, e preoccupazioni per l'ulteriore sviluppo della pandemia. I costi di produzione sono aumentati di circa il 40%, rendendo difficile mantenere la liquidità finanziaria, soprattutto per le aziende più piccole. Nel 2022, i prezzi dei materiali hanno raggiunto livelli elevati. Scioccanti rincari si sono registrati anche su elettricità e gas, a causa della guerra in Ucraina".
Questo ha significato che anche il prodotto finale è diventato più costoso, ma la tendenza sembra invertirsi a partire dal 2023. Wojtczak afferma: "I prezzi degli imballaggi sono stati molto alti fino alla fine del 2022. L'inizio del 2023 ha portato un cambiamento improvviso, quando è iniziato il processo di profonda deflazione nei prezzi dei materiali e dell'energia. Le quotazioni sono scese rapidamente e l'anno scorso è stato il primo anno, dopo molto tempo, in cui c'è stato un calo della produzione nel settore degli imballaggi in Europa, e in Polonia di circa il 6%. Sia CDM che la maggior parte delle aziende del settore hanno registrato un calo dei risultati in questo anno di crisi, ma senza alcuna minaccia alla continuità aziendale e allo sviluppo futuro".
Nonostante CDM si sia trovata di fronte a tutti questi costi aumentati, l'azienda è comunque riuscita a investire nel futuro, a detta di Wojtczak. "Nonostante le difficoltà portate dagli anni recenti, tutti i progetti di sviluppo pianificati per questo periodo sono stati implementati. Lo stabilimento CDM è stato ampliato con una nuova sala di stampa, un nuovo magazzino ad alta capacità, la costruzione del centro innovazione e un nuovissimo laboratorio. Per soddisfare le aspettative del mercato abbiamo lanciato la nostra terza nuova linea di stampa flexografica 8+2, dotata di unità aggiuntive a valle, una linea per la produzione di sacchetti conici realizzati in film e carta barriera, e un'altra linea per doypack e buste sigillate su quattro lati".
CDM Packaging esporta una grande parte dei suoi imballaggi in altri Paesi. Per aumentare la sua presenza nel mercato europeo, l'azienda espone anche in molteplici fiere commerciali. Spiega Wojtczak: "La nostra strategia di sviluppo mira a rafforzare la nostra posizione sui mercati esteri. Attualmente oltre il 70% della nostra produzione viene esportato, in Paesi come il Regno Unito, la Germania, la Svizzera, la Danimarca, la Norvegia, la Svezia, la Spagna, la Repubblica Ceca, i Paesi Bassi, l'Austria e altri. Partecipiamo alle fiere commerciali più importanti come Interpack, Fruit Logistica, Interzoo, Fachpack, Fruit Attraction e altre".
Con i prossimi cambiamenti normativi, CDM è pronta a intervenire e assistere i propri clienti per aderire a queste nuove regole. "CDM e il resto dell'industria degli imballaggi stanno aspettando la versione finale del regolamento PPWR. È di fondamentale importanza per i produttori e gli utilizzatori di imballaggi in Europa, perché elimina dal mercato gli imballaggi non adatti al riciclo e richiede l'uso di riciclati nella produzione di nuovi imballaggi, inclusi quelli alimentari. È difficile immaginare il mondo moderno senza imballaggi, la sicurezza e la shelf life degli alimenti dipendono da esso. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di cambiamenti che permettano di tutelare l'ambiente e di rendere gli imballaggi una risorsa riciclata. Ci stiamo preparando a questi cambiamenti collaborando con i partner dell'intera catena del valore", conclude Wojtczak.
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