"Il silicio è un elemento essenziale per alcune colture agrarie: la sua somministrazione porta a un aumento della resistenza agli stress multipli, sia di natura biotica che abiotica. L'impatto benefico del silicio influenza, così, la crescita e lo sviluppo delle piante, che si trovano in uno stato di maggiore benessere". A dirlo è Michele Calicchio, agronomo di Intracare Italy
"Nella maggior parte dei casi, gli effetti benefici sono dovuti all'accumulo di silicio nelle foglie, nei fusti e nei frutti - prosegue il tecnico - L'elemento che si deposita sotto la cuticola agisce come una barriera fisica, formando uno strato che impedisce la penetrazione di patogeni fungini evitando, così, il processo di infezione. Effetti protettivi analoghi, considerando tale barriera, rendono difficile anche la penetrazione dello stiletto dell'apparato boccale di alcuni insetti nei tessuti vegetali e/o la masticazione dei tessuti da parte dell'insetto. In particolare, è stata testata l'efficacia del silicio nei confronti di afidi, acari e cicadellidi".
"Tutto ciò, chiaramente, ha valenza quando l'elemento viene applicato per via fogliare -spiega ancora Calicchio - Altra modalità di somministrazione del silicio è per fertirrigazione e, grazie a questa tecnica, viene assorbito dalle radici, nello specifico sotto forma di acido ortosilicico (H4SiO4). Il silicio, come è noto, è già naturalmente presente nel suolo e anche in quantità significativa: dopo l'ossigeno è, infatti, il secondo elemento più abbondante! Nel suolo si trova in forma di biossido di silicio e, in soluzione, come acido monosilicico; queste, però, sono forme che non consentono l'assorbimento dell'elemento da parte dei vegetali".
Immagine sopra: deposizioni di Silicio sulla superficie della foglia (figura a dx) e all'interno delle cellule vegetali (figura a sx) tramite microscopio a scansione elettronica. (Immagine fornita da Intracare)
"Una volta che il silicio è assorbito dalle piante, i benefici sono molteplici. Qualche esempio? – chiarisce Calicchio – Nella produzione delle fragole fresche, il silicio consente di ottenere un aumento della consistenza dei tessuti e della durabilità dei frutti durante la fase del post raccolta. Si sa che la fragola è un prodotto altamente deperibile e che, dunque, si contraddistingue per una shelf life breve, che viene maggiormente ridotta durante le produzioni estive a causa delle condizioni climatiche e, spesso, anche per via dei lunghi trasporti. L'utilizzo del silicio può rivelarsi promettente in questo settore, poiché in grado di prolungare la vita di frutti delicati".
Sopra: coltivazione sperimentale di fragola fuori suolo (su lana di roccia) in Campania
"L'applicazione dell'acido ortosilicico può essere introdotta anche nella strategia di irrigazione dei sistemi fuori suolo, come quelli che prevedono l'utilizzo di lana di roccia, con l'accortezza di mantenere un pH compreso tra 5.5 e 6.5 - continua l'agronomo - Per esempio, nel pomodoro coltivato fuori suolo, l'integrazione di silicio ha consentito di aumentare il contenuto totale di solidi solubili e di vitamina C nelle bacche. Si tratta di un ulteriore valore aggiunto, poiché già fra il pomodoro coltivato in pieno campo e quello allevato fuori suolo esiste una differenza nel contenuto di vitamina C, che notoriamente apporta notevoli benefici al nostro organismo. Un ulteriore aspetto da non sottovalutare, nella somministrazione del silicio, è la capacità da parte delle piante di ottemperare a condizioni di carenza idrica: l'elemento conduce, infatti, alla chiusura degli stomi e alla conseguente diminuzione dei tassi fotosintetici. Come ben noto, la traspirazione avviene principalmente attraverso gli stomi, ma parzialmente anche attraverso la cuticola. Il silicio si deposita sotto la cuticola, formando uno strato protettivo che rallenta la traspirazione fino al 30%, soprattutto nelle colture che presentano una cuticola sottile. In virtù dei molteplici benefici attribuibili al silicio, come Intracare, azienda leader nel settore della prevenzione, abbiamo implementato la gamma dei prodotti con uno specifico a base di acido ortosilicico".
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