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CREA: mostra pomologica

La ricerca scientifica affronta i problemi dell'agrumicoltura

L'inaugurazione della mostra pomologica presso il CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Acireale, è stata un'occasione per affrontare le problematiche del settore agrumicolo. Diverse le tematiche di ricerca esposte durante l'evento, che si è svolto nel pieno della campagna agrumi. Sono state illustrate, inoltre, le innovazioni nel settore e sono stati esposti i frutti di agrumi prodotti nei campi collezione dell'ente di ricerca.

Enzo Perri

La mostra pomologica, rivolta a tutti coloro che si occupano di agrumicoltura, vivaisti, organizzazioni di produttori, consorzi di tutela e Istituzioni, ha lo scopo di aggiornare e mantenere viva l'attenzione sulle esigenze del settore. Di seguito, nel dettaglio, i temi e le relazioni trattati dai ricercatori del CREA, nel corso della giornata.

I lavori sono stati aperti dal Direttore Generale CREA, Stefano Vaccari, dal Direttore del CREA OFA, Enzo Perri e dalla Responsabile della sede di Acireale del CREA OFA, Silvia Di Silvestro.

La prima ricercatrice, Paola Caruso, ha parlato di "Biodiversità: salute e decorazione nella collezione del CREA". Al termine "agrumi" associamo automaticamente i frutti di arancio, mandarino, clementine e limone, comunemente consumati specialmente durante il periodo invernale, ma alla grande famiglia delle Rutaceae appartengono tantissimi altri generi i cui frutti, in gran parte poco conosciuti, possono essere impiegati per scopi anche diversi da quello alimentare.

Silvia Di Silvestro

La ricercatrice, Margherita Amenta ha affrontato il tema della "Valutazione della qualità dei frutti di agrumi sottoposti a stress idrico". Tra gli effetti dei cambiamenti climatici sulle colture agrumicole, sono evidenti quelli relativi alle modifiche delle risposte fisiologiche. Le principali manifestazioni riguardano le alterazioni della biologia fiorale e riproduttiva, con conseguenti ripercussioni sulle caratteristiche quanti-qualitative delle produzioni. Ciò ha reso ormai inderogabile l'adozione di sistemi produttivi, quali cv, portinnesti, dimensione delle piante, sesti, che possano adattarsi meglio ai diversi scenari climatici, nonché l'applicazione di modelli previsionali che possano supportare al meglio l'agrumicultore nella gestione delle risorse interne ed esterne ai sistemi colturali nelle fasi di irrigazione, difesa e nutrizione.

Paola Caruso

In particolare, l'impatto dello stress idrico sul frutto può avere effetti negativi sulla pezzatura dei frutti. Tuttavia, poiché le caratteristiche qualitative dipendono anche dalle condizioni di stress, alcune ricerche sono state finalizzate allo studio del complesso sistema di interazioni di segnali endogeni che modulano gli aspetti metabolici alla base della composizione del frutto.

La ricercatrice Nicolina Timpanaro ha illustrato i "Sistemi di tracciabilità integrata per la tutela della qualità nella filiera agrumicola". Nell'ambito del progetto AgroFiliere è in corso un'attività di tracciabilità digitale applicata alla filiera agrumicola, con l'obiettivo di garantire la qualità delle produzioni e tutelare l'identità del territorio. Durante il convegno, saranno descritte le attività svolte e i risultati raggiunti.

Sopra: parziale di una mostra pomologica tenutasi al CREA di Acireale nel 2022

Nella relazione "Strategie ecosostenibili per il miglioramento della shelf-life del frutto fresco", la ricercatrice Maria Concetta Strano ha presentato i principali risultati del CREA OFA, ottenuti dagli studi inerenti i trattamenti della fase post raccolta di differenti specie di agrumi, mediante l'impiego di composti efficaci nel contenimento delle maggiori alterazioni fungine dei frutti, tuttavia privi di tossicità per la salute del consumatore e a basso impatto ambientale.

Immagine tratta da una mostra pomologica tenutasi al CREA di Acireale nel 2022

La prima ricercatrice Simona Fabroni ha spiegato "l'Applicazione di una tecnologia green per la stabilizzazione di succhi d'agrumi dalle caratteristiche fresh-like". In linea con le correnti tendenze di consumo e l'esigenza di adottare processi alimentari sostenibili, il trattamento a campi elettrici pulsati (PEF) ha dimostrato di riuscire a garantire un'ottima inattivazione microbica e il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali e salutistiche del succo, prolungando la durata di conservazione del succo fresco d'arancia rossa. Ciò suggerisce il grande potenziale del trattamento PEF per l'ottenimento di un succo d'arancia rossa da allocare all'interno di un nuovo segmento di vendita al dettaglio, quello dei succhi freshly squeezed con una migliore qualità salutistica e un'estesa shelf-life frigoconservata.

Il ricercatore Gabriele Ballistreri ha illustrato le nuove "Tecnologie e processi ecosostenibili per il recupero di nutraceutici dai sottoprodotti della lavorazione degli agrumi". Le tecnologie innovative ecosostenibili in possesso del CREA-OFA consentono il recupero di nutraceutici derivanti dai sottoprodotti della trasformazione degli agrumi. Questi sottoprodotti, spesso considerati scarti, possono essere trasformati in risorse preziose, contribuendo sia alla riduzione degli sprechi e al miglioramento della sostenibilità ambientale che all'innovazione nel settore nutraceutico.

Per maggiori informazioni:
CREA - Acireale
silvia.disilvestro@crea.gov.it