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La Regione acquisterà agrumi da trasformare in succhi

La stagione delle arance alle prese con un complesso scenario climatico

Situazione complessa per l'agrumicoltura siciliana, che continua a soffrire di una siccità perdurante che non aiuta la già precaria situazione commerciale. Ne parla Pietro Russo, storico agrumicoltore di Lentini (SR), nel fare il punto sulla stagione in corso.

Pietro Russo

"Siamo in una nuova e imprevedibile fase climatica - dice Russo - infatti, con il verificarsi di temperature alte, mai così protratte nel tempo, e con la mancanza assoluta di precipitazioni si è determinata una situazione mai conosciuta prima nel nostro comparto. La merce, per la maggior parte, è rimasta di calibro piccolo e in gran parte viene destinata all'industria di trasformazione. Sembrerebbe, infatti, che sia pressoché scomparsa la stagione invernale: si passa regolarmente dai 5/6 gradi centigradi al mattino ai 20/24 nel pomeriggio; tutto questo è una novità che ci coglie impreparati e incapaci di affrontare la situazione".

"Altra cosa molto preoccupante per il prosieguo della stagione agrumicola – aggiunge l'imprenditore - è data dalla qualità dei frutti più tardivi. Infatti il perdurare del caldo anomalo e la mancanza di piogge stanno causando molti problemi, perché i frutti si crepano: praticamente la buccia si rompe e il prodotto diventa non più commerciabile".

"Non sappiamo cosa potrà accadere stanti queste condizioni, per il prosieguo della campagna di commercializzazione. Tutto va rapportato a una situazione climatica che sta stravolgendo e mutando tutto il sistema agrumicolo dal punto di vista produttivo e del consumo. Manca anche l'acqua negli invasi e nei pozzi. Se non avviene una normalizzazione climatica, lo scenario che si presenterà, in mancanza di acqua, sarà certamente catastrofico, con il conseguente abbandono di molti agrumeti. Siamo preoccupatissimi!"

"La situazione commerciale fin qui è stata caratterizzata, come si è visto, dal clima - spiega ancora Russo - Sebbene il prodotto, dal punto di vista organolettico, si sia presentato buono, con ottima pigmentazione e buon aspetto visivo, la merce da scartare è stata molta, poiché si sono verificate molte crepature della buccia e, come detto, moltissimo prodotto di piccolo calibro. Nell'export, siamo riusciti a far capire il momento particolare ai nostri interlocutori commerciali, i quali hanno accettato un calibro più piccolo dallo standard. La GDO estera ha anche accettato un lieve aumento del prezzo, che però non colma la percentuale maggiore di scarto che si è verificata. Il fatto più eclatante è che in Europa vi è una situazione climatica altrettanto anomala: le temperature sono molte alte rispetto al periodo e ciò non aiuta il consumo di arance, che un po' ovunque in Europa è in flessione".

"Altra situazione spiacevole - sottolinea l'esperto - è che molti operatori poco strutturati, non riuscendo a collocare sul mercato interno la merce di piccolo calibro, la offrono alla GDO estera a prezzi molto ribassati e ciò determina un trascinamento verso il basso anche per le quotazioni del prodotto di calibro buono. Sarebbe meglio non svendere la merce non conforme, ma destinarla all'industria di trasformazione, sicuramente ottenendo lo stesso ricavo, senza però svilire il prodotto di calibro standard".

Frattanto nei giorni scorsi la Regione Siciliana ha dichiarato lo stato di calamità naturale da siccità severa nell'intero territorio regionale. La Sicilia è l'unica regione d'Italia - e tra le poche d'Europa - in zona rossa per carenza di risorse idriche. La Regione, inoltre, acquisterà agrumi da trasformare in succhi e da destinare a scopi umanitari e di solidarietà sociale, per un importo complessivo di 7,5 milioni di euro. La norma, pensata per sostenere il comparto agrumicolo, è prevista dalla legge finanziaria di quest'anno, ed entra nella fase operativa con la pubblicazione dell'avviso rivolto alle OP-Organizzazioni di produttori, ai trasformatori di agrumi e ai singoli agrumicoltori. I produttori, per il conferimento alle industrie di trasformazione, dovranno fare riferimento alle OP che, a tale finalità, sono autorizzate ad acquistare il prodotto dai non soci".

Gli interessati devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, delle seguenti condizioni di ammissibilità: essere iscritti al registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA); avere la sede operativa e legale nel territorio della Regione Siciliana; essere in regola con la certificazione antimafia. Ciascun prodotto e passaggio della filiera dovrà essere realizzato in Sicilia utilizzando solo ed esclusivamente materie prime prodotte sul territorio regionale. Le domande, dovranno essere inviate, entro il 22 febbraio 2024 all'indirizzo di posta elettronica: dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it