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San Pietro a Pettine: una passione per i tartufi tramandata da generazioni

"Mi è difficile spiegare quanto sia, da queste parti, profondo e simbiotico il rapporto che ci lega ai nostri tartufi. Per loro si alternano le stagioni, si interpretano le piogge e i periodi di siccità. Di loro si discute, animatamente, tra amici. Qui, nel nostro microcosmo, li abbiamo proprio tutti. E poi li trattiamo con un amore che non potete immaginare... perché considero un vero privilegio nascere e vivere in un territorio così ricco di tutte le varietà di questi funghi ipogei". A dichiararlo a FreshPlaza è Carlo Caporicci titolare dell'azienda storica San Pietro a Pettine.


Carlo Caporicci, fondatore dell'azienda umbra San Pietro a Pettine.

Carlo produce e trasforma tartufi umbri in una varietà di combinazioni e consistenze che fanno del marchio San Pietro a Pettine una vera eccellenza gourmet. Una passione profonda per i pregiati bianchi, che i cavatori trovano lungo l'argine del torrente Maroggia, o gli inebrianti tartufi neri delle zone alte di Manciano, Ponze e Pigge.



"Forse fu solo per caso - racconta Carlo - che entrambe le mie nonne, Teresa e Quintilina, si fossero trovate agli inizi del Novecento a condurre rispettivamente una trattoria e quello che oggi chiameremmo una bottega con cucina. Probabilmente non fu poi così casuale che Nello Caporicci, figlio di Quintilina, insieme a sua moglie Maria, nel 1948 aprisse un laboratorio per la trasformazione del tartufo e per la produzione di specialità alimentari, come il paté di cacciagione tartufato, l'indimenticabile galantina al tartufo e pistacchi, e le uova di quaglia con tartufo bianco, diventando precursore di un nuovo orientamento gastronomico".



San Pietro a Pettine è un'azienda Umbra situata a Trevi in provincia di Perugia ed è composta da 500 ettari di terreni tra querce secolari e incredibili tartufaie. Da decenni si occupa di coltivazione, raccolta e lavorazione di tartufi bianchi e neri. Diretta da Carlo Caporicci, l'azienda si compone anche di un ristorante specializzato, emblema di un sogno tramandato di generazione in generazione, il cui menù è interamente focalizzato sul Tartufo, elemento simbolo di questo territorio e prodotto di punta dell'azienda.



In azienda vengono lavorati una vasta gamma di tartufi tipici del territorio, tra cui:
  • Il Bianco Pregiato o Tuber Magnatum Pico periodo di raccolta 1 ottobre / 31 Dicembre;
  • Il Nero Pregiato o Tuber Melanosporum Vitt, periodo di raccolta: 20 Novembre / 15 Marzo
  • Il Nero Estivo o Tuber Aestivum Vitt, periodo di raccolta: 1 giugno / 30 agosto
  • Il Nero Uncinato o Tuber Uncinatum Chatin periodo di raccolta:1 ottobre / 31 gennaio
  • Il Bianchetto o Tuber Albidum periodo di raccolta:15 gennaio / 15 aprile.



Il prodotto di punta è il tartufo declinato in una varietà di trasformati:
veri e propri gioielli della buona cucina e, per questo, diventati tra i migliori condimenti di cui si possa disporre nell'alta gastronomia gourmet.



"Ancora oggi - sottolinea Carlo - nel preparare la nostra storica ricetta 'La Tartufata' seguiamo la stessa preparazione ultratrentennale dei fondatori del marchio e usiamo gli stessi ingredienti, appunto i tartufi neri più maturi e profumati, l'olio extravergine d'oliva e i funghi freschissimi selezionati a mano".

"Un'altra particolarità gastronomica è il Tartufo estivo a fette con granella di pistacchio: il fungo ipogeo viene raccolto al massimo grado di maturazione e ridotto in sottili lamine, successivamente unite a una granella di pistacchio il cui risultato è un mix di profumi mediterranei. Quest'anno a causa della siccità e delle temperature elevate abbiamo avuto un calo del prodotto in generale, in particolare del 50% dei pregiati bianco e nero da Norcia".



"Teniamo moltissimo a mantenere il forte legame con il territorio: per questo i nostri tartufi sono per l'80% provenienti dalle nostre tartufaie o dalle Marche, una Regione che occupa una posizione leader per l'alta quantità di tartufo bianco. Si tratta di prodotti squisiti, lavorati artigianalmente, che commercializziamo soprattutto attraverso il canale Horeca (per il 70%), mentre per il 30% attraverso negozi specializzati. Negli anni, i nostri trasformati hanno guadagnato buone quote di mercato soprattutto all'estero, dove abbiamo clienti fidelizzati che ci scelgono per l'alta qualità. Gran Bretagna, Stati Uniti ed Emirati Arabi sono i Paesi di riferimento e costituiscono l'80% del nostro fatturato, mentre il 20% del prodotto viene commercializzato in Italia".



"Tra le novità - conclude Carlo - segnalo il Tartufo Candito. Di fatto, la canditura rappresenta l'ultima frontiera per il tartufo, perché permette a questo ingrediente di esplorare nuovi ambiti di applicazione e utilizzi innovativi anche nel settore della pasticceria. Tra i progetti futuri, c'è quello di far conoscere la cucina di San Pietro a Pettine nel mondo e certamente contribuire a far sì che il tartufo diventi un prodotto più accessibile al consumatore, al pari di altri".

Contatti:
Azienda Agricola San Pietro a Pettine

di Carlo Caporicci
06039 Trevi (PG) - Italy
Tel: (+39) 0742 386637
Cell.: (+39) 3345363028
Email: info@sanpietroapettine.com
Web: www.sanpietroapettine.it