Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
di Alessandra Ravaioli - RP Circuiti - in collaborazione con Talkwalker

Il Re Pomodoro domina sul web ma e' in crisi d'identita'

Rossi, gialli, neri, tondi, oblunghi o cuore di bue, il mondo dei pomodori da tavola è veramente ricco di quella "biodiversità" che rappresenta la vera forza dell'agroalimentare italiano.

Il pomodoro identifica, più di ogni altro prodotto, l'italianità e impazza sul web, soprattutto in questa stagione.



Sono miliardi i post che parlano di pomodoro nell'area del web dedicata alla cucina. Instagram offre lo spazio più ampio e condiviso, con tantissime ricette e immagini favolose del Re Pomodoro.

Vince la semplicità
Il pomodoro si preferisce semplice, proposto nelle ricette più tradizionali, tipo spaghetti, pomodoro, mozzarella e basilico oppure con la pizza, altro must dell'Italian Food style.


Il pomodoro fresco viene osannato nelle capresi e in tantissime altre preparazioni in cui quello che conta è che domini il buon sapore e l'autenticità..

Tanto amato ma spesso banalizzato

Se un buyer estero o un consumatore volessero sapere qualcosa di più sul pomodoro italiano andando a ricercare informazioni su web e sui social, sarebbe difficile farsi un'idea dell'offerta esistente, delle aziende più rappresentative, delle peculiarità dei nostri pomodori.

Occorre una linea di comunicazione strategica condivisa e un progetto di identità nazionale che sia capace di evidenziare l'unicità del pomodoro italiano, un po' come è successo per la frutta secca.

Cosa distingue il pomodoro italiano dagli altri?
Quali sono gli elementi di comunicazione chiave?
Perché si parla poco dei requisiti salutistici?

Sono domande che dobbiamo porci per poter realizzare quello che serve per valorizzare al meglio questo prodotto straordinario, consolidando l'identità italiana.

In GDO serve una migliore esposizione
Immaginiamo un reparto ortofrutta in cui sia ben definita e caratterizzata l'area pomodori.



Con tutta la gamma a libero servizio, la gradazione delle forme, dei colori, delle confezioni e una grande comunicazione sugli aspetti salutistici e organolettici con la caratterizzazione italiana, si venderebbe di più e meglio perché il pomodoro è uno degli ortaggi più amati e utilizzati in cucina.

Il datterino è il più citato sui social
Tra tutti i pomodori protagonisti delle conversazioni sul web, il più citato e condiviso è il datterino. Uno straordinario mix di bontà e bellezza, particolarmente adatto ai piatti finger food più di moda.



Piace perché è buono e comodo da usare. Nell'ultima settimana sono stati ben 5 milioni i contatti sui social riguardanti questo pomodoro.



Se ne parla in Italia e in Russia, dove è spesso protagonista di ricette "mediterranee" da parte di Instagrammer e Food Blogger che lo chiamano proprio "datterino", in Italiano. Il problema è che non lo acquistano dall'Italia, visto l'embargo tuttora in vigore.

Il ciliegino e il Pachino IGP
Marzamemi (in Sicilia) ha ospitato, durante il mese di agosto, un evento dedicato al pomodoro di Pachino IGP che ha ricevuto una buona rilevanza sul web; purtroppo, il problema del Pachino IGP è che è molto difficile tutelarne l'unicità. Di pomodori Pachino ce ne sono troppi, in giro, e ben pochi sono i veri IGP. Servirebbe una tutela più severa, che è però molto difficile da realizzare.

Il Consorzio di Tutela promuove principalmente l'origine Pachino, che è garanzia di una qualità unica certificata dall'Europa. Con l'IGP di Pachino sono certificate quattro tipologie di pomodori: il ciliegino, il costoluto, il tondo liscio e il grappolo.

Ecco gli hastag più utilizzati:



Quattro specialità garantite da un disciplinare rigoroso e dalla provenienza tutelata con la denominazione IGP, ma è difficile far percepire al consumatore le differenze con gli altri pomodori.

Le grandi aziende puntano alla qualità

L'Italia è una terra di grande produzione e le aziende specializzate in pomodoro da tavola sono tutte caratterizzate da una comunicazione incentrata sulla qualità dell'offerta.

C'è una grande tradizione, una qualità unica, prodotti straordinari sia freschi che trasformati, ma non c'è la meritata visibilità su web e social. Le potenzialità sono enormi e la strada da percorrere è ancora lunga.

Tra le aziende più digital abbiamo rilevato una presenza importante del brand Campisi, soprattutto per le conserve di pomodoro, molto citate e utilizzate da blogger e instagrammer.

 


Altrettanto vivace e citata è Finagricola, con gli straordinari prodotti in conserva a base di pomodoro e una pagina facebook dall'enorme potenziale di crescita, ricca di informazioni importanti.

In evidenza sul web anche Moncada: l'OP di Ispica è presente con un dettagliato sito web, una pagina Facebook e numerose citazioni correlate a eventi e iniziative di promozione.



Un tesoro di proprietà nutrizionali

Ma quello che accomuna tutti i pomodori è il valore nutrizionale. Ricco di acqua, contiene minerali antiradicali liberi quali zinco e selenio, vitamine antiossidanti come la A e la C, utili all'elasticità della pelle, e tante fibre solubili che saziano senza irritare l'intestino. Anche chi segue una dieta ipocalorica può consumare pomodori senza problemi, dato che 100 grammi apportano soltanto 18 calorie. Inoltre, vista la presenza di tomatina, il pomodoro è un formidabile alleato anche contro cardiopatie e tumori.

Non dimentichiamo, in più, che la presenza di vari acidi capaci di agire sul Ph dello stomaco, facilita la digestione, soprattutto degli amidi. L'alta concentrazione di licopene, infine, che è parte costituente del suo elevato potere antiossidante, conferisce al pomodoro le potenzialità di un "super food".

Il pomodoro è infatti l'alimento che contiene più licopene in ortofrutta (da 3 a 40 mg/kg di prodotto fresco). Al contrario di molte vitamine e minerali, l'assorbimento del licopene aumenta all'aumentare della temperatura. Anche altri fattori come il grado di maturazione e l'ambiente in cui il pomodoro viene coltivato influenzano in modo significativo la presenza della sostanza nel frutto. Salse, succhi e ketchup sono quindi una fonte migliore rispetto al pomodoro fresco.

Per approfondire:
https://www.greenme.it/mangiare/di-stagione/24192
http://www.my-personaltrainer.it/licopene.html

Una bella storia
Il pomodoro ha una storia affascinante e ricca di spunti di comunicazione per le aziende. Il nome lo deve al botanico italiano Pietro Andrea Mattioli (1501-1577) che lo denominò "mala aurea" tradotto poi letteralmente in pomo d'oro.

Alla bacca vennero attribuite, in origine, proprietà afrodisiache, che ne diffusero l'impiego in pozioni e filtri magici preparati dagli alchimisti del '500 e '600.

In Italia, il pomodoro arriva dalle Americhe come pianta ornamentale nel 1556 nel Nord, e un ventennio più tardi raggiunge il Meridione, dove il clima favorevole consentì di ottenere frutti più grandi e di colore arancione-rosso, invoglianti al punto da indurre a un consumo diffuso. Questo passaggio del pomodoro da pianta ornamentale e quasi magica a uno degli ingredienti più tipici dell'italianità lo si deve ai meridionali, che incominciarono ad assaporare il pomodoro quasi un secolo prima di tutti gli altri Europei e ne fecero una vera e propria bandiera della cucina mediterranea!

Per approfondire:
http://www.culturalfemminile.com/2016/08/06/la-storia-del-pomodoro/

Per approfondimenti e consulenze di comunicazione:
Alessandra Ravaioli
RP Circuiti Multimedia
Email: Alessandraravaioli@gmail.com
Web: www.rpcircuiti.com
Web: www.talkwalker.com
Data di pubblicazione: