Sipo: nel mirino, l'esportazione di verdure in Irlanda
Linea di lavorazione in Sipo
"I prezzi delle verdure sono in rialzo anche a causa di queste carenze di fornitura. La qualità è comunque più che discreta, mentre i volumi non sono molto abbondanti. Ad esempio, abbiamo avuto un caso eclatante nelle colline cesenati, dove una vasta coltivazione di peperone friggitello è rimasta senz'acqua e le quantità sono diminuite drasticamente".
Lavata, pulita e confezionata
Sipo sta allargando i propri orizzonti. Oltre alla vendita in Italia, sta aumentando la percentuale di venduto all'estero. "Abbiamo allacciato - continua Ceccarini - rapporti con l'Irlanda. Abbiamo in previsione importanti esportazioni in autunno. Per noi Irlanda significa Dublino. Qui i clienti chiedono verdure confezionate, di alta gamma. Prodotti con servizi come i ricettati, vale a dire con foglietti esplicativi per l'utilizzo del prodotto in diversi modi, oppure con tutte le indicazioni nutrizionali o un packaging che ne faciliti la conservabilità e l'uso".
La linea delle erbe aromatiche
Massimiliano è il general manager di Sipo, mentre sua sorella Simona è la responsabile di "Nico", la società che si occupa di gestione dei processi produttivi. Il padre Franco, fondatore dell'azienda, è il responsabile della produzione in campo.
Massimiliano Ceccarini con alcune delle referenze confezionate
"In un periodo dove molti lamentano difficoltà di vendita - aggiunge Massimiliano - ritengo che le idee nuove e valide siano anche quelle in grado di dare garanzie per il futuro. Ad esempio, la nostra linea Verdure di Romagna nei mesi di maggio, giugno e luglio 2017 ha registrato un incremento di vendite pari al 120% al mese. Certo, nel 2016 eravamo solo all'inizio e il 2017 è servito per consolidarci, ma un incremento a tre cifre indica che la strada intrapresa è quella giusta".
A destra, come l'insalata arriva dal campo; a sinistra, dopo la lavorazione
Sipo utilizza verdure di produzione nazionale e le aree di riferimento sono, oltre all'Emilia-Romagna, il Veneto, la zona del Fucino, la Campania e la Puglia. L'importazione è riservata per pochi articoli e solo quando manca il prodotto nazionale.
Altri settori che Sipo intende incrementare sono quelli del biologico (attualmente la quota è del 12% sul totale) e quello delle erbe aromatiche, settore dove l'azienda di Bellaria-Igea Marina (RN) è già forte ma vuole continuare a crescere.
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