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L'agricoltura del futuro in azienda secondo Syngenta

"Innovazione e sostenibilità, l'agricoltura del futuro in azienda": questo il tema dell'incontro, promosso da Syngenta, tenutosi lo scorso 22 giugno 2017, presso l'Azienda Agricola Fichera e Torrisi di Chiaramonte Gulfi.

L'incontro, teso a stimolare il dibattito sul modello futuro dell'agricoltura intensiva, si è snodato attraverso la presentazione in sala e in campo di un ambizioso quanto lungimirante progetto, denominato Interra Farm Network. Si tratta di una vera e propria rete di aziende all'avanguardia che praticano buone pratiche, adattate alle caratteristiche non solo dell'azienda stessa, ma anche del territorio in cui essa insiste.



Il parterre ha visto la presenza dei dirigenti di diversi Uffici Fitosanitari, appartenenti alle Regioni Campania, Basilicata e Sicilia. Erano presenti anche i dirigenti degli Ispettorati Agrari di Caltanissetta, Siracusa e Ragusa, rappresentanti dell'Ordine degli Agronomi di Ragusa, della Diocesi di Ragusa, dell'Asp di Ragusa e di altri enti territoriali italiani.

I lavori sono stati introdotti da Sergio Rizzo, agronomo responsabile dell'Azienda Agricola Fichera e Torrisi, il quale ha subito messo in evidenza la necessità indissolubile di produrre intensivamente, nel massimo rispetto dell'ambiente.


Nella foto, in piedi, Sergio Rizzo.

"L'agricoltura deve passare necessariamente dai 3 pilastri della sostenibilità: quella ambientale, quella dei lavoratori e quella dei consumatori - ha spiegato Rizzo - a queste, se perseguiamo un vero progresso, dobbiamo aggiungerne una quarta, cioè la sostenibilità istituzionale. Non si può continuare a pensare che la res pubblica agisca a compartimenti stagni, rispetto alle esigenze delle aziende. Bisogna piuttosto agire in sinergia, ciascuno per la propria parte. A noi tecnici è attribuita l'incombenza di divulgare le buone pratiche, mentre alle istituzioni rimane il compito non facile di farle rispettare".


Sopra: il contributo di Syngenta alla sostenibilità in agricoltura

A seguire la relazione di Mauro Coatti, Head of Technical Support di Syngenta Italia, che ha parlato della sfida davanti alla quale è posto il mondo produttivo agricolo, ossia quella di nutrire in maniera sostenibile una popolazione mondiale in forte crescita.


In piedi sulla dx, Mauro Coatti.

"Ottocentosettanta milioni persone al mondo sono affamate - ha detto Coatti - e la popolazione mondiale è in continua crescita, tant'è che nel 2050 sarà aumentata di altri due miliardi. Come Syngenta, il nostro contributo è quello di accrescere la produzione, nel rispetto delle risorse disponibili e con l'ausilio di tecnologie avanzate, senza trascurare il reddito per chi produce. I capisaldi di una moderna agricoltura sono: una maggior produzione di cibo con minor impiego di risorse; l'accrescimento della biodiversità e il contenimento del degrado ambientale; più salute e meno povertà. Ed è in quest'ottica che si inserisce il progetto Interra, che in Italia è in itinere, partendo anche da questa azienda".

Altro intervento da scaletta è stato quello di Luca Serrati, Technical Support & Sustainable Agriculture Manager di Syngenta, il quale ha parlato del lavoro fatto all'interno dell'Azienda Fichera e Torrisi, partendo da una serie di limitazioni crescenti a partire dal quadro normativo, molto complesso nel contesto dell'agricoltura attuale. Il manager è poi passato alle soluzioni qui adottate grazie all'innovazione che, attraverso un uso responsabile e corretto dei mezzi tecnologici, permette una gestione aziendale più sostenibile.


Luca Serrati

"In questo contesto le istituzioni - ha aggiunto Serrati - devono essere viste come protagoniste e non come fonti di sanzioni e repressioni. Serve maggiore collaborazione tra pubblico e privato, e uno scambio più rapido di informazioni utili".

Un intervento articolato, diviso tra una relazione teorica e una dimostrazione dei siti aziendali, è stato lasciato alla cura di Giacomo Purromuto, Technical & Sustainable Agriculture Expert Area Sud di Syngenta, che ha presentato il progetto Interra Farm nei dettagli.


In piedi, Giacomo Purromuto.

"Il modello Interra Farm è diffuso a livello europeo - ha spiegato Purromuto - e in Italia entro il 2017 saranno ufficialmente inserite nel network tre aziende. Il modello è inoltre replicato in 20 aziende dislocate a livello nazionale. Interra propone tecnologie e soluzioni innovative per la sostenibilità che guardano sia l'azienda al proprio interno, sia oltre i confini della stessa. Una gestione aziendale che si snoda attraverso l'attuazione di best practices, necessita di una serie di strumenti che comprendono: un magazzino a norma per il corretto stoccaggio dei prodotti, una piazzola di carico e lavaggio delle attrezzature per i trattamenti fitosanitari e una serie di accorgimenti customizzati su misura, azienda per azienda".



Purromuto è poi passato alla descrizione di alcune innovazioni, targate Syngenta, che consentono alle aziende l'implementazione di corrette pratiche agronomiche. Prima tra queste vi è Heliosec, per la gestione delle acque di risulta dei trattamenti fitosanitari.



Si tratta di una misura di mitigazione importante per ridurre l'inquinamento puntiforme responsabile del 50% dell'inquinamento del suolo e delle falde acquifere; è semplice da utilizzare e sicura per l'uomo, animali e ambiente, è in grado di gestire fino a 4500 litri di soluzione generando un deposito di circa 10 kg smaltito secondo le norme vigenti. Tutto questo è possibile in quanto sfrutta la disidratazione naturale per effetto dell'azione combinata dell'irraggiamento e del vento.

Per quanto riguarda l'incremento della biodiversità: "Lo sviluppo dei margini di campo multifunzionali è uno dei principali obiettivi del network Interra Farm - ha proseguito l'agronomo - Noi lo attuiamo tramite Operation Pollinator, dimostrando così che un'agricoltura intensiva produttiva può convivere con un ambiente ricco e vivo in termini di biodiversità. Operation Pollinator, peraltro è stato inserito nei PSR di diverse regioni italiane".



"Run off tool invece è uno strumento studiato e messo a punto da Syngenta - ha continuato Purromuto - che permette di diagnosticare il rischio di ruscellamento basato sull'analisi di apposite mappe integrate dalle caratteristiche specifiche dei diversi appezzamenti che vengono rilevate nell'azienda e che fornisce una serie di indicazioni di volta in volta discusse con l'agricoltore e adattate alle condizioni aziendali".



Altro strumento illustrato dall'esperto riguarda la qualità della distribuzione degli agrofarmaci (Application Technology) che rappresenta un aspetto fondamentale per il conseguimento di una ottimale efficacia biologica e per la minimizzazione degli effetti indesiderati sull'ambiente: le tecnologie assicurano la massima efficacia degli agrofarmaci, sono in grado di prevenire la deriva nelle aree circostanti e nelle acque superficiali, proteggendo l'ambiente.

Al termine dell'intervento di Purromuto, come da programma, si è proceduto alla visita dei vari tool dislocati in azienda, con alcune interessanti dimostrazioni circa il loro utilizzo. Terminato il tour aziendale, si è passati alle conclusioni dei lavori

"Un aspetto fondamentale per Syngenta - ha detto in chiusura Purromuto - è la formazione. Essa genera cultura nel settore coinvolgendo, informando e formando agricoltori, tecnici e istituzioni locali e nazionali. Ciò porta inoltre a una riduzione dei rischi derivanti da un uso non corretto degli agrofarmaci, sensibilizza l'agricoltore ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità sociale, di tutela della salute e dell'ambiente attraverso l'applicazione di specifiche misure di mitigazione adattate alle esigenze territoriali. Dimostra altresì che tutti gli agrofarmaci autorizzati possono essere utilizzati in modo sicuro e responsabile".



Ai presenti è stata distribuita, insieme ad alcuni gadget, la nuova edizione delle linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, strumento attraverso il quale Syngenta intende diffondere e favorire l'implementazione della direttiva sul loro uso sostenibile, attraverso le buone pratiche di gestione.


Da sx: Torrisi, Coatti, Rizzo, Serrati, Purromuto e, in primo piano, i fratelli Fichera.

Per dare un'idea dell'impegno che Syngenta ha messo in questa iniziativa giova, infine, ricordare i rappresentati istituzionali intervenuti all'evento:

Giovanni Moscato - sindaco di Vittoria, Francesco Raffo - sindaco di Acate, Mariano Conticello - ASP SPRESAL Ragusa, Giorgio Carpenzano - Ispettorato Agrario Ragusa, Biagio Di Mauro - Ispettorato Agrario Caltanissetta, Giuseppe Taglia - Ispettorato Agrario Siracusa, Michele Giglio - Ispettorato Agrario Siracusa, Biagio Campo - Ispettorato Agrario Ragusa, Salvatore Emmolo - Ispettorato Agrario Ragusa, Ernesto Raciti -Servizio Fitosanitario Sicilia, Anna Di Natale - Servizio Fitosanitario Sicilia, Giuseppe Campo - Servizio Fitosanitario Sicilia, Sebastiano Vona - Servizio Fitosanitario Sicilia, Pippo Salamone - Servizio Fitosanitario Sicilia, Daniele Lo Monaco - Servizio Fitosanitario Sicilia, Silvio Balloni - Presidente Ordine degli Agronomi RG, Renato Meli - Diocesi di Ragusa, Flavia Tropiano - Servizio Fitosanitario Campania, Rocco Sileo - ALSIA Basilicata, Luigi Neri - SIAS, Arturo Caponero - ALSIA Basilicata.