Nuova Zelanda: essiccare e polverizzare l'ortofrutta come risposta agli sprechi e nuova occasione di vendita
Ne è convinto il neozelandese Richard Guy, della Diredfresh Ltd, secondo cui essiccare il prodotto e trasformarlo in polvere significa anche poterlo esportare meglio.
Mirtilli appena usciti dall'essiccatore.
"Queste polveri, realizzate tramite gli essiccatori Driedfresh, sono perfette per i frullati, in quanto i prodotti non perdono nessuno dei loro valori nutrizionali durante il processo di essiccazione, e sono molto semplici da usare. Anche il mercato delle medicine naturali sta decollando: la curcuma, per esempio, sta acquistando sempre più popolarità. E' abissale la differenza tra la curcuma essiccata sfruttando queste tecnologie e quella essiccata con il metodo tradizionale, bollita e poi lasciata al sole", spiega Richard.
Foto a lato: Smoothie mix
"Quello che bisogna fare per mantenere le caratteristiche nutritive, gustative e del colore, è essiccare il prodotto sotto i 40°C. Anche gli essiccatori a microonde possono farlo, ma non permettono di conservare i valori nutritivi".
"Il governo neozelandese ha portato avanti una ricerca a proposito di tutte le tecnologie per l'essiccazione disponibili agli agricoltori. Abbiamo essiccatori spray, essiccatori a freddo e essiccatori M-wave (microwave vacuum dryers) e, infine, la tecnologia Driedfresh, che permette una essiccazione osmotica sottovuoto in ambiente controllato".
"Stiamo sviluppando questa tecnologia già da 20 anni: è delicata perché il prodotto deve essere sottovuoto e senza la presenza di ossigeno per essere essiccato a basse temperature. Questi sono i principali ostacoli a superare per ottenere questa tecnologia di essiccazione, ma abbiamo già compiuto questo passo e stiamo sfruttando la tecnologia Scott a Dunedin per realizzare i nostri essiccatori", spiega Richard.
Essiccatore della Driedfresh
Centri di essiccazione sono in fase di realizzazione in tutte le aree della Nuova Zelanda legate all'alimentazione: Auckland e Hawks Bay sono due esempi. Gli essiccatori sono realizzati in container, quindi hanno solo bisogno di essere collegati a una fonte di energia. Possono anche essere trasportati nelle aziende per essiccarne il raccolto direttamente sul posto. Gli essiccatori della Driedfresh vengono affittati e supportati da una rete di servizi, ed essendo collegati a internet, ogni singolo problema viene diagnosticato e risolto dalla Driedfresh.
"A parte gli incredibili benefici sulla salute delle polveri di prodotti ortofrutticoli, questo processo riduce anche i rifiuti, poiché la frutta che non è di prima classe per l'export, può venire facilmente essiccata e polverizzata. Questo è importante soprattutto per il settore biologico, che presenta una percentuale inferiore di frutta di prima classe. E' possibile, ad esempio, ottenere un kiwi in polvere completamente biologico per un prezzo inferiore rispetto a una polvere non biologica: la resa produttiva per gli agricoltori biologici è pressoché del 40%, e si devono poi sbarazzare del restante volume".
"Le foglie dei broccoli vengono di solito gettate via, in quanto non presentano valori nutrizionali paragonabili a quelli del resto della pianta, e potrebbero quindi essere trasformate in polvere. Nuove leggi per la riduzione dei rifiuti nei supermercati approderanno sicuramente molto presto in Nuova Zelanda, e le catene stesse dovranno cercare un luogo in cui depositare i prodotti ortofrutticoli che non vanno bene. Uno di questi centri di essiccazione sarebbe la risposta giusta" conclude.
Maggiori informazioni:
Richard Guy
Driedfresh Ltd
Mob +64 21 0319373
DDI +64 9 9749101
Email: rguy@driedfresh.co.nz
www.driedfresh.co.nz
www.crupples.co.nz
www.crupples.com
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