Delle 60 tonnellate di clementine prodotte ne devono essere scartate 40

Questa campagna era già iniziata in modo piuttosto insolito, dato che si prevedeva un incremento del 21% della produzione spagnola: alla fine si è rivelata invece molto caotica. "Abbiamo potuto mettere in salvo un terzo delle clementine - ha dichiarato Antonio Sinisterra, titolare di Huerto Sinisterra - ma sappiamo che altri coltivatori non sono stati altrettanto fortunati". E alla perdita economica del non poter vendere il 100% dei frutti, vanno aggiunte le spese supplementari per la manutenzione degli alberi, poiché nessun agrume deve rimanere sull'albero prima dell'inizio della prossima stagione.

Inoltre, data la carenza di prodotto e per poter rispettare i contratti firmati con i commercianti, il raccolto delle restanti varietà è stato anticipato di alcuni mesi. Questo spiega perché sia già possibile trovare sugli scaffali dei supermercati i mandarini Ortanique, il cui raccolto si effettua di solito a marzo.

Infine, l'importazione di quest'anno di frutta del Sudafrica ha permesso ai supermercati di avere a disposizione diverse scorte di tale provenienza, "ponendo i prodotti locali in una posizione di svantaggio" sottolinea Sinisterra.

L'azienda valenciana sta collaborando con la Integration Production Certificate, con l'obiettivo, nel prossimo futuro, di attuare un politica agricola totalmente biologica. "Per ora dobbiamo continuare ad usare agenti chimici per combattere ragni e cocciniglia rossa di California".

Per maggiori informazioni:
Antonio Sinisterra
Huerto Sinisterra
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Email: naranjas@huertosinisterra.com
Web: www.huertosinisterra.com

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