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Prezzi delle verdure tendenti al ribasso

Spagna: il maltempo causa una perdita del 30% nella produzione di agrumi di Alicante

Il clima secco e le temperature più alte delle ultime due settimane hanno permesso agli agricoltori di Alicante di rientrare nei campi, che finora erano stati fangosi o allagati a causa delle costanti piogge registrate prima di Natale. A ribadirlo Juan Miguel Montaner, direttore dell'associazione di produttori La Unió de Llauradors.

Secondo le valutazioni più recenti svolte nel settore, soprattutto per quanto riguarda l'area di Vega Baja, e i dati di vendita, è stata stimata una perdita del 30% nel settore degli agrumi a seguito dell'eccessiva umidità. "Questa problematica ha colpito maggiormente i rami più vicini al terreno".

Inoltre, dopo un lungo periodo di siccità, il terreno molto umido ha fatto sì che si interrompesse la semina di orticole invernali (lattuga, broccoli, cavolfiori, ecc.) per alcune settimane. Di conseguenza, secondo il rappresentante della Unió, il raccolto sarà ridotto o perso completamente (nel caso delle patate) prima della campagna primaverile.

"La pioggia, di fatto, ha avuto effetti positivi sulle aree pluviali o boschive, ma non sulle verdure" ha spiegato Montaner. L'interruzione della semina di alcune di queste colture ha avuto ripercussioni anche sull'assunzione dei lavoratori, il cui numero si è notevolmente ridimensionato soprattutto durante il mese di gennaio.

In questo momento i produttori stanno commercializzando i prodotti che erano già stati piantati in precedenza, compresi i carciofi che, data la loro maggiore resistenza, erano stati i meno colpiti. Nelle vendite si sono raggiunti prezzi di 0,80 euro al chilo, mentre di solito costano solo 0,45 euro.

Il calo produttivo e le ultimissime ondate di freddo in Europa hanno contribuito a far alzare i prezzi della verdura in numerosi aree. Le perdite produttive sono state maggiori nelle regioni di Cartagena, Lorca e Almeria, soprattutto in termini di export.

Nella settimana compresa tra il 31 gennaio e il 6 febbraio, prodotti come le melanzane avevano, in origine, un prezzo che oscillava tra i 2,15 e i 3,01 euro al chilo. Il prezzo delle zucchine variava, invece, tra 1,29 e 2,58 euro al chilo, come si osserva dai dati forniti dall'Osservatorio dei prezzi dei prodotti alimentari di Valencia.

Nelle settimane successive alcuni supermercati hanno iniziato a vendere zucchine al prezzo di 1,60 euro al chilo, broccoli a 2 euro al chilo, cavoli cappucci a 0,99 euro al chilo, porri a 2,19 euro al chilo e melanzane a 1,99 euro al chilo. Negli stessi supermercati, i prezzi sono quindi inferiori a quelli della settimana precedente in alcuni casi.

Fonte: diarioinformacion.com
Data di pubblicazione: