"Resoconto del convegno "La sperimentazione al servizio della filiera del pomodoro da industria"
Come da programma, Bruna Saviotti di Tomato-Farm SpA ha introdotto i numerosi partecipanti all'interessante mattinata con un forte ideale: crescere per dare valore aggiunto alle aziende produttrici italiane e questo si è confermato essere il fulcro del convegno, dando importanza all'unione e alla collaborazione tra settore industriale e ricerca.
Bruna Saviotti apre il convegno
La parola è passata subito a Guido Conforti, responsabile di settore AIIPA, che ha esaustivamente mostrato il panorama della produzione mondiale del pomodoro nel 2016, evidenziando i positivi numeri riguardanti la produzione e l'export italiano: l'Italia si pone al secondo posto in scala mondiale di produzione, scavalcando finalmente la Cina.
Ma ciò che è di maggiore interesse, ha spiegato l'esperto, è che - nonostante questa importante posizione su scala mondiale - l'Italia non sparisce dallo scenario europeo; al contrario, assume un titolo da primato in questo mercato. Questi sono quindi gli obiettivi per il futuro: competitività, per permettere all'Italia di continuare a sovrastare la produzione spagnola che risulta essere il concorrente più pericoloso e differenziazione produttiva, punto di forza per Nord Italia.
Paolo Rendina durante la presentazione dei dati meteo dell'annata 2016
A seguire, l'intervento ddi Paolo Rendina, agronomo CADIR LAB s.r.l., il quale ha argomentato dinamicamente quanto fatto nella sperimentazione varietale del pomodoro da industria in provincia di Alessandria, dichiarando che lo scopo di questa sperimentazione consiste nel voler fornire dati chiari e concreti sulle diverse varietà testate sul territorio per poter garantire un'ottimale scelta varietale che corrisponda alle diverse esigenze dei produttori.
Alessandro Costanzo, agronomo SATA s.r.l., ha invece illustrato le diverse prove sperimentali su concimazione e difesa in diverse combinazioni, dimostrando la possibilità di aumentare la qualità del prodotto dando importanza alla gestione agronomica dei campi e all'aggiornamento tecnico. Ha concluso il suo intervento con una citazione di Pablo Picasso: "Io faccio sempre ciò che non posso fare, in modo da imparare come farlo".
Tiberio Rabboni durante le conclusioni
A questo si è allacciata la conclusione del convegno, coordinata da Tiberio Rabboni, nuovo presidente dell'OI del pomodoro del Nord Italia. "Ormai tutto ciò che è semplice è stato già fatto; è tempo di iniziare a fare quello che è difficile per mantenere alto l'orgoglio del settore produttivo italiano e non perdere la nostra forza competitiva. Ad oggi, l'Italia deve puntare sull'unione di settore industriale e di ricerca secondo tre 'c': cooperazione, condivisione e collaborazione".