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dal 7 al 9 ottobre, Carignano (TO)

Piemonte: 25ma edizione della sagra regionale del Ciapinabo'

"L'importanza del capinabò (termine dialettale) o meglio del topinambur (Helianthus tuberosus) è di recente acquisizione. Prima era un prodotto sconosciuto ed era considerata solo una pianta infestante, il che è tuttora. Però, avendo scoperto che possiede delle proprietà salutistiche legate all'inulina, oggi solo in questa zona ci sono circa 7 ettari coltivati, il cui prodotto è destinato sia al consumo fresco sia alla trasformazione". E' quanto dichiara Roberto Brunetto, Presidente del Comitato Manifestazioni di Carignano (TO).



Brunetto è tra i creatori di un'associazione di produttori e trasformatori che si chiama Associazione dei produttori del ciapinabò di Carignano. E' stata fondata quando il topinambur è diventato un prodotto del paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino: "Oggi cerchiamo di promuovere questo prodotto non solo per il mercato fresco, ma anche per l'industria di trasformazione da quella alimentare a quella farmaceutica. Vorremmo che per trasformazione non si intendesse solo l'uso della materia prima come ingrediente di ricette di cucina, anche se molto famose sono la Bagna cauda al ciapinabò, il Flan di ciapinabò, le Lasagne al ciapinabò e ancora molte altre".

Nell'arco di questi 25 anni, si è passati da una sagra che durava qualche ora la domenica pomeriggio e nella quale venivano portati in piazza una ventina di chili di tuberi raccolti nei campi, a quella degli ultimi anni in cui la manifestazione si è trasformata in una mostra-mercato di 3 giorni con degustazioni ed eventi musicali e culturali, dove solo l'anno scorso sono giunti 30mila visitatori e si sono consumati 7 quintali di prodotto in 3 giorni.



Questa è l'unica sagra italiana del ciapinabò e anche il fatto di averla chiamata del ciapinabò anziché del topinambur ha generato curiosità. E' nato anche un progetto di studio su questo tubero, che coinvolge l'istituto alberghiero di Carignano e l'associazione Slow Food per approfondire le sue qualità: i tuberi vengono utilizzati in svariatissimi modi, dall'agroalimentare alla produzione di bioetanolo.

"I produttori piantano i tuberi a marzo–aprile e poi si raccoglie da ottobre a marzo: è una pianta adatta a terreni alluvionali, proprio come quelli del nostro territorio attraversati dal fiume Po - continua Brunetto - non ha problemi di difesa, a parte i topi, e soprattutto la raccolta viene fatta al bisogno in quanto il tubero nella terra non si deteriora e può restare interrato appunto fino a marzo. Il prezzo dei topinambur può variare da 5-6 €/kg a inizio stagione, quando l'offerta è ancora bassa e in inverno quando il terreno, essendo gelato, rende difficoltosa la raccolta, fino a 2,50 €/kg quando si ha abbondanza di prodotto e la domanda inizia a diminuire".



Il prodotto si trova sia sfuso nei mercati rionali, sia come prodotto pulito confezionato fresco nei supermercati. Il prodotto trasformato (ad esempio il Ciapinabò sott'olio) vien già esportato in Paesi Bassi, Svizzera e Francia.

Proprietà salutistiche del ciapinabò
Ha proprietà salutistiche e curative grazie alla sua composizione ricca di fibre e proteine, si contraddistingue per l'alto contenuto di inulina, il topinambur conferisce ai prodotti alimentari proprietà curative e profilattiche. L'inulina è un regolatore naturale dello zucchero nel sangue e, con un uso regolare dei prodotti ricchi di inulina, si raggiunge un effetto curativo e preventivo per il controllo del diabete. Il topinambur ricostituisce la microflora intestinale, aiuta contro stitichezza e malattie gastro-intestinali.

Per ulteriori info:
Roberto Brunetto
Comitato Manifestazioni di Carignano (TO)
Tel.: (+39) 011 9697201
Mobile: (+39) 334 6885244
Email: comitatomanifestazio@libero.it
Web: www.comune.carignano.to.it