Nuova app israeliana determina il gusto delle angurie
Gli studenti hanno sviluppato un programma che, sostengono, possa individuare la qualità del frutto in pochi secondi. Uno degli sviluppatori, Salah Abed Alehlim, spiega: "Un anno fa, mia mamma mi mandò al supermercato per comprare un cocomero per gli ospiti che sarebbero dovuti venire a casa nostra. Nel negozio ho scelto un'anguria e l'ho colpita come mi avevano insegnato a fare. Se il suono è 'vuoto' il frutto non è pronto, se il suono è 'pieno' allora vuol dire che è dolce e gustoso".
Dopo il test del suono, Salah tornò a casa e scoprì con delusione che l'anguria non era affatto gustosa. Per trovare l'anguria perfetta Alehim ha arruolato due suoi amici: Adam Garah e Ayman Sarhàan. Hanno iniziato a trovare una correlazione tra le proprietà esterne di un'anguria e le sue qualità interne.
Gli studenti si sono suddivisi il lavoro: Salah ha assunto il compito di collegare l'applicazione a dei sensori in grado di determinare le dimensioni e la massa dell'anguria. Ayman è stato responsabile dell'elaborazione delle immagini, mentre ad Adam è stato affidato il compito di analizzare sei proprietà dell'anguria.
Come sottolinea Sarhàan: "Da quando abbiamo sviluppato l'applicazione, abbiamo condotto esperimenti su 30 angurie per 'insegnare' al sistema il contenuto del frutto. Da allora, il sistema sa riconoscere e prevedere con precisione il gusto di ogni anguria".
L'applicazione, chiamata "What Is My Taste?", dà un punteggio compreso tra 1 – un'anguria terribile – e 5 – un'anguria divina.
Clicca su Play per un video sull'app "What Is My Taste?"
Itai Davran, direttore del laboratorio in cui è stato sviluppato il progetto, ha sottolineato: "Il cellulare fotografa ed esamina i parametri specifici dell'anguria . In un breve lasso di tempo fornisce risultati sulle informazioni che esistono all'interno di essa. E' la prima volta che viene identificata una correlazione tra forma, colore e gusto. Credo che questa applicazione sia destinata ad avere successo anche con altri frutti".
L'unico neo è che il funzionamento dell'app richiede l'utilizzo di un dispositivo aggiuntivo che, forse, potrebbe essere comprato dai rivenditori di frutta. Ma la domanda è, quanti commercianti acquisteranno effettivamente il dispositivo?