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Campania: anno nero per la castanicoltura, le proposte di Coldiretti

Un altro anno nero per la castanicoltura in Campania. E' emerso dal confronto con le associazioni di categoria al tavolo convocato dall'Assessorato alle Politiche agricole della Regione Campania, alla presenza del delegato Franco Alfieri e del presidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca. Per Coldiretti presente il direttore regionale Salvatore Loffreda.
 
"Rispetto a poche settimane fa – hanno spiegato i tecnici di Coldiretti - la situazione è precipitata. Non si vedono ricci e per quei pochi che si intravedono bisogna sperare che arrivino a maturazione. Nel 2016 rispetto al 2014, quando pure ci fu un crollo della produzione di oltre l'85%,il crollo potrebbe superare il 95%".


 
Coldiretti, insieme alle altre associazioni di categoria, ha avanzato diverse proposte. Anzitutto si chiede di attivare la misura 4 del PSR 14/20, dando priorità alle aziende castanicole negli investimenti agronomici. Si chiede anche di concludere a breve le istruttorie per le calamità 2012 e 2014 a valere sul decreto legislativo 102. Coldiretti propone anche di avviare l'iter per una nuova legge regionale sulla castanicoltura, che regolamenti le buone pratiche agronomiche, e fa appello alla Regione affinché solleciti il Ministero nella classificazione definitiva del castagno come essenza forestale o frutticola.

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Data di pubblicazione: