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Orogel surgelati liquida il 7 per cento in piu' ai propri produttori

Liquidazione in aumento del 7% (di media) per i produttori di orticole da destinare alla surgelazione. E non si tratta di aumenti effimeri, sulla base di un'annata precedente andata male, ma di un aumento reale. I contratti vengono infatti stipulati anno per anno e consentono all'agricoltore di conoscere in partenza quanto gli sarà pagato il prodotto.

Se ne è parlato ieri, 23 maggio 2016, durante la conferenza stampa sul bilancio 2015 di Orogel surgelati, svoltasi a Cesena presso la sede dell'azienda. I soci produttori sono 1.590 e i poli produttivi sono tre: in Romagna a Cesena, in Basilicata (Policoro) e in Veneto (Ficarolo).


Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione del bilancio 2015.

"Nel 2015 abbiamo liquidato - ha detto Bruno Piraccini, amministratore delegato di Orogel surgelati - il 7 per cento in più ai nostri soci conferitori rispetto ai contratti precedenti. Questo perché riusciamo a dare un valore aggiunto agli ortaggi tramite la surgelazione e attraverso la creazione di nuovi piatti e ricette per la linea benessere".



Bruno Piraccini e Giancarlo Foschi

In una marea di dati positivi, l'unico segno meno del 2015 ha riguardato la produzione del 2015 rispetto al 2014: circa 2000 tonnellate in meno, a causa del maltempo che ha compromesso una piccola parte di prodotti. "E questo dato - gli ha fatto eco Giancarlo Foschi, direttore generale - esprime la nostra filosofia, cioè che surgeliamo quello che i nostri agricoltori hanno in campo. Non importiamo da fuori, nè cerchiamo le primizie, ma rispettiamo il ciclo delle stagioni per avere sempre un risultato di alta qualità".

Una qualità che in Orogel surgelato si declina con i tempi di stoccaggio ridotti: dal campo alla trasformazione passano un minimo di un'ora per le verdure più delicate a un massimo di qualche giorno per prodotti a 'lunga conservazione' come le carote.


Quote di mercato.

Il comparto surgelati di Orogel ha fatturato lo scorso anno 196 milioni di euro con un incremento dell'8,9 per cento. In 6 anni (dal 2009 al 2015, in concomitanza con la crisi generale) il fatturato è aumentato del 22 per cento passando da 160 a 196 milioni. In tantissimi settori, come quello dei passati di verdura, è leader di mercato in Italia avendo superato di gran lunga le multinazionali del settore.


Grafico sull'andamento del fatturato dal 2009 al 2015.

"Noi rimaniamo ancorati alla nostra storia - ha affermato Luca Pagliacci, direttore marketing (qui accanto in foto) - essendo un'azienda italiana al 100 per cento e proprio nel 2016 festeggiamo i 40 anni dall'inizio dell'attività di surgelazione".

E questo importante compleanno viene festeggiato con un 'regalo' da 30 milioni di euro: tanto costerà il nuovo stabilimento produttivo i cui lavori sono appena iniziati (dopo un anno di blocco per via delle ricognizioni archeologiche, costate all'azienda 300mila euro) in via Dismano a Cesena, di fronte alla sede storica.

"Abbiamo appena iniziato i lavori - ha riferito Piraccini sconsolato - e la Soprintendenza di Bologna pare che li voglia bloccare di nuovo, nonostante il loro via libera. Certo che in Italia è difficile lavorare in queste condizioni...".


Il rendering del nuovo stabilimento di Cesena (sulla destra).

Dal 2016 al 2018 l'azienda cesenate intende investire 80 milioni di euro così suddivisi: 30 per il nuovo sito produttivo di Cesena; 10 milioni per il potenziamento degli impianti; 7 milioni per un nuovo sistema a temperatura controllata per l'arrivo dei vegetali freschi e l'immissione nella linea di lavorazione; 15 milioni per migliorare lo stabilimento di Policoro; 10 milioni per il settore del fresco; 8 milioni per lo stabilimento di Policoro.

Orogel ogni anno destina il 5%o degli utili al sociale con iniziative sul territorio.