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Il Peperone di Carmagnola punta al riconoscimento IGP

Carmagnola è nota per essere il comune, fra le due province di Torino e Cuneo, in cui si coltivano quattro diverse tipologie di peperone: il Quadrato (quasi un cubo, con quattro punte), il Corno o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tomaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro).

Poco più di un mese fa si è tenuto un incontro a Bruxelles, organizzato dall'eurodeputato Alberto Cirio, tra i funzionari della Direzione Agricoltura della Commissione UE e una delegazione del Territorio, composta da presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Tuninetti, accompagnato da Bruno Giordano e dal presidente del presidio, Lorenzo Crivello.

Negli anni, Carmagnola ha investito su questo marchio conosciuto ormai a livello nazionale, Alberto Cirio in una sua dichiarazione ha sottolineato l'importanza del riconoscimento IGP per il peperone di Carmagnola, al fine di proteggerlo dalle contraffazioni e per garantire ai produttori un ritorno di immagine per un prodotto che da sempre rappresenta questa terra e l'agroalimentare nazionale. Secondo l'eurodeputato, la certificazione della qualità delle produzioni nazionali, la loro tracciabilità, è l'unica vera battaglia per il futuro.



"Il peperone di Carmagnola è coltivato in questo territorio da oltre un secolo, e abbiamo tutti i requisiti per meritare il marchio IGP - dice Domenico Tuninetti – l'incontro con la commissione UE ci ha indicato la corretta procedura per il riconoscimento IGP, che conferirebbe l'importanza che merita una produzione fatta ancora in modo tradizionale e che si differenza dalle produzioni intensive fuori suolo, poiché è proprio il terreno che fa la differenza e che contraddistingue il nostro peperone".

Fonte: Mensile locale 'la Pancalera', Aprile 2016.