Spreco alimentare: un leitmotiv per le aziende del settore agricolo
I dati dell'Osservatorio Waste Watcher evidenziano che nell'Italia nord-orientale quasi 6 cittadini su 10 si preparano la lista della spesa prima di entrare al supermercato (il 58%), più della media nazionale. Ma solo un cittadino su due (il 54%) dichiara di insegnare spesso ai figli le buone pratiche anti-spreco. Il 20% non lo fa mai.
Forse per questo, fra i provvedimenti più richiesti c'è una vasta campagna di educazione alimentare: è al primo posto fra le misure utili a prevenire e ridurre gli sprechi e la chiedono 8 cittadini su 10, insieme alla richiesta di etichette più chiare sui prodotti alimentari, in relazione alle date reali di scadenza.
Le cause dello spreco, quindi? Effettuare troppi acquisti, non conservare adeguatamente i prodotti, inseguire una moltitudine di offerte oppure cucinare troppo rispetto all'effettiva capacità di consumo.
Da venerdì 4 a domenica 6 marzo, a Trento, si terrà la prossima edizione della Green Week. L'occasione è ghiotta per molte aziende impegnate nella lotta allo spreco alimentare.
Fra gli sponsor di questa tre-giorni, il Consorzio Melinda, fattivamente impegnato nella "rivoluzione verde". Si metteranno sul piatto i punti critici dei moderni modelli industriali, confrontandoli con alcuni significativi esempi virtuosi; si traccerà il quadro del futuro in termini di edilizia, finanza, clima, comunicazione e, naturalmente, alimentazione.
Franco Paoli, direttore lavorazione prodotto Melinda, interverrà sabato 5 marzo nel convegno dal titolo "Il suolo, una risorsa che non si può sprecare" presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Testimonierà la scelta del Consorzio Melinda indirizzata a un modello di sostenibilità ambientale: parlerà delle Celle Ipogee, l'innovativo progetto di frigoconservazione delle mele in condizioni di atmosfera controllata nelle viscere delle montagne. Minore consumo di energia, diminuzione di CO2 immessa in atmosfera, risparmio idrico, salvaguardia del paesaggio e del territorio agricolo.
Altri incontri in programma alla Green Week 2016. Innanzitutto venerdì 4 marzo, alle 11:30 (Università di Trento - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) è in programma la lectio dell'agroeconomista Andrea Segrè, presidente della Fondazione Edmund Mach, sul tema "Il dopo Expo. Cosa resta del cibo". Degli scenari che si aprono dopo Expo il presidente Andrea Segrè dialogherà anche sabato 5 marzo (ore 15, Palazzo Geremia) in occasione dell'incontro con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale prenderanno parte anche il sociologo Aldo Bonomi e il Rettore dell'Università di Trento Paolo Collini, coordinati dal direttore del Corriere del Trentino Enrico Franco.
E intanto, sempre venerdì 4 marzo (ore 16, Università di Trento - Aula "B.Kessler" Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) in collaborazione con la campagna Spreco Zero prenderà il via da Trento il progetto Reduce dedicato a "comunicare la sostenibilità". Interverranno il sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani e il curatore Luca Falasconi con il presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari, il direttore generale di Conapi-Mielizia Anna Cavazzoni e Sabrina Citterio, responsabile corporate communication Edenred.
E sempre sul tema dello spreco alimentare, fino al 17 aprile a Cremona la mostra Scarcity-Waste (Scarsità-Spreco): le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale Syngenta Photography Award 2015 esposte al Museo Civico Ala Ponzone.
L'edizione 2015 del Syngenta Photography Award ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l'umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo.
La qualità della risposta è misurabile nella forza evocativa degli scatti, premiati da un'autorevole giuria internazionale, ognuno dei quali è allo stesso tempo uno spaccato del presente e una riflessione sul futuro.
"La presenza della mostra a Cremona vuole sottolineare la vicinanza di un'azienda interamente dedicata all'agricoltura come Syngenta al territorio e alle tematiche globali trattate a Expo - spiega Luigi Radaelli, amministratore delegato di Syngenta Italia - Riteniamo sia essenziale tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sul fatto che la sostenibilità delle attività agricole e la disponibilità di cibo per le prossime generazioni dipendono dalle scelte che compiamo oggi".