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Scarsa pero' la partecipazione di produttori e operatori del settore agricolo

"Francofonte (SR): "Manifestiamo perche' non vediamo un futuro per l'agrumicoltura, motore della nostra economia"

Quest'anno, la campagna agrumicola siciliana ha avuto e continua ad avere molti problemi: a causa del clima caldo e poco piovoso, la maturazione è risultata tardiva e la pezzatura piccola; la richiesta è stata scarsa, con mancata vendita del prodotto; una concorrenza estera a prezzi stracciati sta costringendo gli agricoltori ad abbandonare le proprie terre.

Lo scorso 23 febbraio 2016, a Francofonte (SR), si è svolta una manifestazione a sostegno degli agrumicoltori. Questo settore produttivo è infatti il motore dell'economia locale. In piazza, durante la manifestazione, è stata esposta persino una bara colma di arance Tarocco, prodotto tipico del comprensorio: unmessaggio forte, come emblema della triste realtà di crisi.



Come racconta a FreshPlaza il sindaco di Francofonte e promotore dell'iniziativa, Salvatore Palermo: "L'adesione è stata piena e attiva da parte di alcuni comuni limitrofi e dei rispettivi sindaci, sindacati, associazioni di categoria; di contro, è mancato il supporto proprio dei produttori e degli operatori del comparto agricolo".


Fotografia della protesta: il brindisi amaro dei 12 sindaci di altrettanti territori della provincia di Siracusa e di Catania, presenti alla manifestazione. Bicchieri colmi di succo d'arancia rigorosamente siciliana! Sotto: un momento della manifestazione.



"E' vero che oggi c'è un'emergenza dovuta alla qualità del prodotto e che la stagione straordinaria ci ha penalizzato ulteriormente, con vendite e collocamento sui mercati difficili - sottolinea Palermo - ma è chiaro anche che paghiamo difficoltà strutturali addebitabili a noi stessi: mancata capacità di innovare e rinnovarsi e di strutturarsi diversamente, in primis. Parallelamente alle iniziative messe in atto, è da circa un mese e mezzo che lavoriamo alla costituzione di un consorzio di produttori locali".



"Le motivazioni che ci hanno spinto a manifestare - continua il sindaco di Francofonte - sono rappresentate da un disagio nell'immediato, in quanto le nostre aziende non vedono un futuro per l'attività produttiva. Si parla di una tendenza all'abbandono dell'imprenditorialità in agrumicoltura pari al 15-20% in un anno. Se questo dato non fa scattare l'allarme, non so proprio cosa dovrebbe farlo!".

Gli obiettivi a medio-lungo termine si orientano quindi su interventi strutturali e sull'impegno da parte dei produttori nel cambiare mentalità e atteggiamento. "Per l'immediato, invece, si mira a sostenere i redditi delle imprese agricole e consentire loro di riprendere l'attività".



Le proposte scaturite sono state inserite in un documento congiunto inviato all'Assessore alle politiche agricole della Regione Sicilia e al Mipaaf: otto i punti proposti e riguardanti, tra le altre cose, il ritiro delle arance per la trasformazione industriale in succhi, il sostegno alla commercializzazione e al trasporto per l'anno in corso, la tracciabilità di provenienza dei succhi e gli aiuti fiscali per la prossima stagione.

Qualcuno, però, parla di intervento tardivo e ormai inutile. "Gran parte della produzione, specialmente nella zona di Francofonte, è ormai perduta - segnala un produttore locale - bisognava pensarci prima. Già a dicembre si era evidenziata questa gravissima crisi, ma i sindaci e le organizzazioni sindacali allora dov'erano? Il 70% della mia produzione deve essere ancora raccolto: risulta danneggiato o caduto e non so come farò a pagare i creditori e intraprendere una nuova campagna agrumicola".