Peperoni: i prezzi guadagnano qualche cent, ma la situazione e' ancora pesante
Così, in funzione di pezzatura e colore si parla di quotazioni che oscillano tra gli 80 eurocent al chilo e 1,30/1,40 euro al chilo. Per lo più si tratta di prodotto spagnolo "di buona qualità – riprende il grossista – mentre di italiano si comincia a vedere qualcosa. Di vero peperone siciliano, come lo intendiamo noi, c'è ancora poco", del resto la loro stagione sotto serra è iniziata da poco; viceversa si segnalano ancora delle produzioni locali, ormai in esaurimento, per via di quest'autunno bizzarro.
Contrattazioni al mercato all'ingrosso di Bologna (Foto d'archivio).
Tuttavia il rialzo (minimo) dei prezzi di vendita non rivoluziona il giudizio sull'attuale campagna, almeno finora. In generale, la commercializzazione del peperone, continua Mainetti, "non sta andando bene. A memoria, nello stesso periodo dell'anno scorso i prezzi erano più alti: per delle buone quotazioni dovremmo arrivare a 1,50 euro al chilo; a questo livello la commercializzazione sarebbe più interessante e remunerativa, anche per i produttori". Però, conclude, "man mano che ci avvicineremo al Natale possiamo aspettarci un qualche rialzo dei prezzi, complice anche il freddo che rallenterà le produzioni".
Anche dal mercato di Verona scattano sostanzialmente la stessa fotografia sull'andamento di mercato. "C'è ancora della produzione locale – sottolinea un grossista – e se dal Sud della Spagna ci sono i volumi, la Sicilia non sta offrendo ancora molto. Solo 7/8 giorni fa si trovavano peperoni a prezzi stracciati, mentre oggi per una varietà California, origine Spagna, gialla o rossa che sia, si paga in franco arrivo 1/1,10 euro al chilo. A conti fatti, tolti i costi di trasporto e di lavorazione, ai produttori resta poco: 55/60 eurocent al chilo. Quel poco di produzione locale che ancora si trova viaggia invece tra i 50 e i 60 eurocent di euro al chilo".
Il mercato ortofrutticolo di Verona (Foto d'archivio).
Un secondo grossista di Verona concorda: "i prezzi dei peperoni – spiega - sono molto bassi perché sono bassi in Spagna. C'è poca vendita: il verde è quasi invendibile, mentre giallo e rosso sono su quotazioni intorno all'euro al chilo, con vendite a singhiozzo. Stesso prezzo per della merce siciliana, gialla o rossa che sia. Infine in giro si trova anche del prodotto locale, del Nord Italia, di fine stagione, scolorito e opaco, praticamente senza valore".