"La giornata è stata molto positiva, con la partecipazione di tutti i principali operatori italiani del settore cavolfiore, tra commercianti e produttori", racconta a FreshPlaza Danilo Bo, Sales District Manager Monsanto per il Sud Italia.
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La giornata "porte aperte" è cominciata la mattina sul presto, con una visita alla stazione breeding "e che non tutti conoscono", precisa Bo. L'assistente breeder Doriano Chiariotti ha illustrato ai partecipanti il lavoro di ricerca e selezione che viene effettuato sulle Brassiche, fino alla scelta di ibridi che diventeranno commerciali. "La scelta di collocare a Monsano il Centro di Ricerca è strategica per lo sviluppo di varietà idonee alle condizioni e alle esigenze di produzione del mercato italiano. Monsano si caratterizza per l'autunno mite - con escursione termica tra il giorno e la notte - e l'inverno freddo, permettendo una selezione naturale delle linee." Afferma Chiariotti.
La visita è proseguita con la visione in campo dei prodotti in fase avanzata di sperimentazione (e prossimi all'introduzione commerciale), posti a confronto con i principali compettor.
Terminata questa prima parte della giornata, ci si è recati qualche chilometro più a sud, in Val Vibrata, per una visita presso un campo commerciale di circa 2 ettari di cavolfiore della varietà Ovindoli (ex SV0958AC).
Danilo Bo riferisce: "La varietà Ovindoli appartiene al ciclo dei 95 giorni e sta dando buoni risultati in diversi areali, tra cui quello pugliese (Foggia) sia a livello di sanità della pianta, sia per uniformità, peso e pezzatura. Tutti coloro che l'hanno provata si sono dichiarati molto soddisfatti. Qui i cavolfiori di questo ciclo sono in raccolta da una decina di giorni".
"Dalle prove allargate effettuate lo scorso anno Ovindoli ha manifestato una eccellente e costante sanità di pianta nella classe dei '90-95 giornì. L'alta qualità del corimbo, dotato di ottimo peso specifico, è frutto anche della eccellente copertura che la pianta è in grado di offrire". Continua Fabrizio Poletti, TD Brassiche e Finocchio.
Dal punto di vista dell'andamento commerciale, la stagione italiana del cavolfiore era cominciata bene, salvo poi essere rallentata da consumi in calo per via di temperature autunnali troppo miti. "Ad oggi, ciò che ha aiutato a mantenere il costante flusso di prodotto sul mercato è stata la corretta programmazione insieme al rispetto dei cicli colturali delle diverse varietà - ci spiega Danilo Bo - Ora si spera che il cambio climatico di questi giorni, con temperature più fredde, contribuisca a riattivare la domanda".
"Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa bellissima giornata, scambiando con noi informazioni importanti relative ai trend di mercato ed alle necessità intrinseche del medesimo, utili per proseguire con la nostra ricerca". Affermano Roberto Boccia, Crop Specialist, e Alessandra Andreano, Sales Promoter che hanno contribuito al successo di questa esperienza.