Cina: notevole aumento nella domanda di agrumi egiziani

La società egiziana Fruttella, specializzata nella coltivazione ed esportazione di prodotti agricoli freschi, comincerà presto la sua campagna e, secondo il suo amministratore delegato, Ahmed Sarhan, anche se la colorazione dei frutti ha subito un ritardo a causa del clima molto caldo registrato in Egitto, Fruttella prevede un raccolto di arance Navel più grande rispetto all'anno scorso e uno simile per le arance Valencia. La resa sarà inferiore per le Valencia, ma i nuovi agrumeti che stanno entrando in produzione riequilibreranno la situazione.



Oltre alle arance Navel e Valencia, Fruttella produce anche limoni e pompelmi, dei quali l'Egitto è il maggiore fornitore di agrumi al mondo, con il 15% del totale. Sarhan ha detto: "La produzione egiziana di agrumi raggiungerà circa 3,5 milioni di ton, perciò sarà un po' più alta di quella dell'anno scorso".

Una delle grandi opportunità di crescita è rappresentata dalla Cina, anche se questo vale solo per una manciata di società egiziane, dati i rigidi protocolli fitosanitari d'importazione. Sarhan ha spiegato: "La temperatura nei container, per esempio, non può superare 1,1°C per 12 giorni consecutivi e, in caso ciò dovesse accadere, le autorità cinesi rifiuteranno il container". Di conseguenza, spedire in Cina può essere un lavoro fattibile solo da società che dispongano di controlli di qualità molto rigidi.



Da parte sua, Fruttella ha cominciato a spedire in Cina l'anno scorso e in questa stagione prevede di raddoppiare i suoi volumi d'esportazione. Anche il fatturato ottenuto in Cina è molto buono, con prezzi ben più elevati rispetto all'Europa. "La domanda cinese di agrumi egiziani è aumentata enormemente negli ultimi due anni".

Alla luce di tutto ciò, il mantenimento della qualità dei prodotti costituisce una priorità per Fruttella. Sarhan ha spiegato: "Abbiamo rinnovato i nostri programmi a livello aziendale per ridurre il numero di macchie sulla scorza degli agrumi destinati all'esportazione e stiamo anche facendo rispettare norme più severe nel nostro centro di imballaggio al fine di eliminare tutti i frutti che non sono idonei per essere spediti in Cina".



Rimangono comunque importanti, per l'azienda egiziana, anche i Paesi europei e la Russia, ma gli sforzi sono attualmente concentrati sul tentativo di accedere al mercato australiano; inoltre, ci si trova nel bel mezzo della negoziazione per accedere al mercato USA. "Anche se le spedizioni in Ucraina sono state inferiori, la scorsa stagione, abbiamo incrementato il nostro export verso la Russia. I prezzi sono stati un po' più bassi, ma riusciamo ancora a inviare volumi enormi che alla fine permettono all'Egitto di confermarsi come il maggiore esportatore di agrumi al mondo".



Nel complesso, Sarhan ripone buone speranze nella prossima campagna. "Nel mercato domestico la produzione sta aumentando e questo potrebbe far diminuire i prezzi, ma penso che sarà una stagione più stabile, almeno per noi, e ci aspettiamo di esportare una quantità di agrumi maggiore rispetto all'anno scorso".