Pomodoro da industria: stime di produzione 2015
Per quanto riguarda la produzione, a fine giugno, gli operatori intervistati erano concordi su un miglioramento della resa per ettaro di circa il 5% rispetto all'anno prima. Tale percentuale è frutto però di andamenti di segno opposto per le diverse tipologie di prodotto: la resa del pomodoro a bacca tonda è attesa in aumento del 9%, mentre quella del pomodoro a bacca lunga è stimata in flessione del 6% e quella del pomodorino in diminuzione del 3%.
Se le stime relative alla produttività per ettaro trovassero conferma in campo, la produzione risulterebbe in aumento dell'11% circa rispetto al 2014; tuttavia, l'andamento climatico particolarmente torrido del mese di luglio ha determinato seri problemi alle coltivazioni, favorendo fenomeni di cascola fiorale e riduzione dell'allegagione; di conseguenza la resa produttiva media potrebbe essere inferiore rispetto a quanto ipotizzato dai produttori alla fine di giugno.
Infatti, le temperature eccezionalmente alte oltre ad aver inciso in fase di fioritura e allegagione, stanno determinando gravi scottature delle bacche e di conseguenza il livello qualitativo di alcune partite è risultata non del tutto soddisfacente e, in particolare, non adeguato per la trasformazione in pelati e in cubettati.
Ripartizione della superficie per tipologia di prodotto (in %)
Per quanto concerne la tipologia di prodotto, il pomodoro a bacca tonda rappresenta circa l'80% della superficie investita a pomodoro da industria, quello a bacca lunga circa il 20%, mentre una quota residuale, di poco superiore all'1%, è investita a pomodorino.
A livello regionale, i due terzi della superficie investita a pomodoro da industria sono concentrati in Emilia-Romagna e Puglia. La produzione emiliano-romagnola è localizzata soprattutto nelle provincie di Piacenza, Ferrara e Parma, ma anche in quelle di Ravenna, Modena, Reggio Emilia e Bologna. Di contro, la produzione pugliese è localizzata quasi esclusivamente in provincia di Foggia che si conferma la prima in Italia con circa 17.000 ettari a pomodoro da industria.
I risultati dell'indagine realizzata da Ismea indicano per l'Emilia-Romagna un incremento delle superfici (+7%) e delle rese produttive (+7%) e di conseguenza la produzione è attesa in aumento del 15% rispetto al 2014, ferme restando le considerazioni circa l'andamento climatico delle ultime settimane che sta mettendo a dura prova le produzioni in campo.
In Puglia invece, l'incremento delle superfici investite è più modesto (+2%) mentre la resa è attesa in calo del 7% e di conseguenza anche la produzione dovrebbe diminuire del 5% rispetto al 2014. Nel comprensorio di Foggia prevale la coltivazione del pomodoro a bacca lunga che occupa il 60% della superficie provinciale destinata a questa coltura, segue il tipo a bacca tonda (37%) ed il pomodorino (3%).
Superficie, resa produttiva e produzione - Dati per Regione - top 10 (2015 vs 2014, in %)
La terza regione per superficie investita è la Lombardia e in particolare le provincie di Mantova e Cremona. Per la Lombardia, le stime di Ismea indicano un incremento della superficie del 13% rispetto al 2014 e un aumento di oltre il 40% della resa che, però, nel 2014 era stata fortemente ridimensionata da un clima avverso. Anche in quest'area, le elevate temperature di luglio 2015 potrebbero ripercuotersi negativamente sulla produzione.
A seguire, tra le principali regioni a vocazione pomodoricola si collocano Campania (Salerno e Caserta), Veneto (Verona e Rovigo), Toscana (Grosseto), Lazio (Viterbo), Basilicata e Molise.