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Diminuiscono i dazi doganali

Il Platano delle Canarie dovra' affrontare la minaccia delle banane africane

Anche se il consumo di banane in Spagna è aumentato, i frutti provenienti dalle Isole Canarie mantengono una salda quota di mercato intorno al 65% in termini di volume e del 75% in termini di valore.

"Abbiamo osservato che esiste una grande differenza nei prezzi al consumatore nei punti vendita, il che ci impedisce di mantenere le quote attuali - ha ossevato Sergio Cáceres, direttore dell'associazione di categoria ASPROCAN - L'approvazione del marchio comunitario di Indicazione Geografica Protetta per i Platani delle Canarie ottenuta due anni fa rappresenta più di un semplice marchio di qualità; significa avere la possibilità di differenziare il prodotto nel punto vendita. Stiamo lavorando per informare i consumatori in tal senso".



In Spagna si sta registrando un notevole afflusso di banane africane, che presentano costi di produzione notevolmente inferiori rispetto al prodotto delle Isole Canarie.

Sergio Cáceres ha denunciato che la riduzione delle tariffe che si sta applicando alle importazioni di banane da Paesi terzi non era prevista; essa va al di là di quanto concordato con la Commissione Europea, quando si inserirono le banane UE nel programma POSEI (che consiste in una serie di aiuti europei per la produzione di platani nelle zone periferiche dell'UE, quali Isole Canarie, Isole Madera, Martinica e Guadalupa).

"Pensiamo che tale programma non sia più valido, perché siamo di fronte a uno scenario completamente diverso - ha sottolineato il direttore di ASPROCAN - Riteniamo che questa riduzione tariffale si ripercuota sui produttori comunitari che sono già in una situazione critica. A tutto questo dobbiamo aggiungere gli accordi bilaterali cui si stanno aggiungendo nuovi Paesi produttori; l'ultimo è stato l'Ecuador, una potenza nel settore bananiero, capace di sbilanciare completamente il mercato europeo".

Per il direttore di ASPROCAN, "sarebbe un disastro se la situazione di concorrenza sleale finisse con il superare la differenziazione di qualità e la certificazione socio-ambientale del nostro prodotto. Tra l'altro, banane generano ben 12.000 posti di lavoro; dunque costituiscono un prodotto che tira le redini dell'intera economia delle Canarie".

Perdite di prodotto nel 2014 a causa del maltempo
Negli ultimi venti anni, la superficie coltivata a banane nelle Isole Canarie si è mantenuta stabile intorno a 9.100 ettari. Nel 2014 sono state prodotte 364.257 ton, 486 in più rispetto al 2013, ma senza arrivare alla media solita di circa 375.000 ton. I forti venti hanno infatti provocato la perdita di oltre 15 milioni di kg facendo cadere i frutti, ma avranno un impatto anche sul medio-lungo termine. Quest'anno, fortunatamente, il clima si sta mantenendo molto stabile per il momento.
Data di pubblicazione: